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ATP Dubai 2021: Jannik Sinner esce ai quarti, Aslan Karatsev continua il suo inizio d’anno di grazia

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Neanche Jannik Sinner riesce a fermare la corsa di Aslan Karatsev. Il russo, che in questo 2021 ha perso soltanto contro Novak Djokovic e Dominic Thiem, elimina dal torneo ATP 500 di Dubai l’altoatesino con il punteggio di 6-7(5) 6-3 6-2, andando così in potenziale rotta di collisione con il connazionale Andrey Rublev, ammesso che questi batta l’ungherese Marton Fucsovics.

L’inizio di partita mostra un Sinner già ben presente, mentre non si può dire esattamente lo stesso di Karatsev. Il russo, nel suo primo turno di servizio, con tre dritti in rete e un doppio fallo consegna a 30 il break all’italiano, che va sul 3-0 in otto minuti. Le cose, per l’altoatesino, sembrano andare bene fino al 4-2, quando finisce per rimanere avvinghiato in una prima battaglia da fondo che gli costa il vantaggio. Sul 5-4 in proprio favore Sinner va più volte a due punti dal set, ma deve aspettare il tie-break per avere altre occasioni. Basta un minibreak, quello conquistato tramite una gran risposta di dritto che vale il 2-0, per andarsene e poi chiudere 7-5 senza che nessuno dei due si strappi più la battuta.

Il momento chiave del match arriva proprio a inizio secondo set, con Karatsev che mette una buona fetta di ciò che ha nel primo turno di battuta dell’altoatesino. Dopo diciotto punti e cinque palle break, il russo riesce a piegare Sinner e a scappare via. Jannik rischia di crollare finendo sotto 0-30 anche sul 4-1, ma riesce a ritrovare almeno un po’ del suo tennis, sebbene costantemente sotto pressione. Sul 5-3 un dritto fuori e un doppio fallo di Karatsev riaccendono qualche speranza, subito spenta dal micidiale servizio in possesso del russo che porta l’incontro al terzo parziale.

Subito Karatsev s’ingegna per prendere il break di vantaggio, cosa che gli riesce in rapidità grazie al dritto. Sinner, però, in quest’occasione trova un gran game di risposta e gli risponde per le rime, riprendendosi il maltolto. Sull’1-2 il match sembra di nuovo girare, perché l’azzurro ha due palle break, ma se sulla prima c’è poco da fare, causa servizio esterno, è la seconda a porre gli estremi del rammarico, con un dritto che se ne va. Il russo tiene la battuta, diventando da quel momento inafferrabile quando si trova a iniziare lo scambio e anche quando si trova a mettere grande pressione in risposta. Gli ultimi cinque giochi sono tutti suoi, e dopo due ore e mezza arriva il verdetto finale.

Va sottolineata in particolare la maggior solidità, momento dopo momento, del servizio di Karatsev: 67%-57% per prime in campo, 79%-65% di punti vinti con la prima, quasi a sottolineare il progressivo leggere il gioco di Sinner.

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Foto: Dubai Duty Free Tennis Championships

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