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Atletica
Atletica, Europei Indoor: Iapichino, Strati e Bocchi volano in finale. Out Fabbri
A Torun (Polonia) proseguono gli Europei Indoor 2021 di atletica leggera. La mattinata della seconda giornata di gare ha regalato un paio di sorrisi importanti all’Italia e una delusione. Larissa Iapichino si è qualificata alla finale del salto in lungo con la seconda misura del turno eliminatorio. Insieme a lei anche un’ottima Laura Strati (6.58, sesto posto).
Eccellente prestazione di Tobia Bocchi, capace di qualificarsi alla finale del salto triplo. L’azzurro ha stampato un buon 16.40 metri al primo tentativo, successivamente avvicinato con la seconda prova (16.38) seguita da un terzo tentativo soltanto abbozzato (14.94). Il 23enne azzurro, quest’anno capace di spingersi fino a 16.89 metri, accede all’atto conclusivo e domenica (ore 10.50) potrebbe essere uno degli outsider per le medaglie. L’emiliano ha chiuso alle spalle dei grandi favoriti ovvero il portoghese Pedro Pablo Pichardo (17.03), il tedesco Max Hess (16.86), l’azero Alexis Copello (16.84) e il polacco Adrian Swiderski (16.45). Rivedremo in gara anche il greco Dimitrios Tsiamis (16.38), l’armeno Levon Aghasyan (16.36) e lo svedese Jesper Hellstrom (16.28).
Leonardo Fabbri è ancora lontano dalla condizione di forma ideale, il Covid-19 contratto qualche settimana fa lo ha debilitato e ha complicato la sua preparazione. Il gigante del getto del peso si ferma a 19.96 metri nel turno di qualificazione, misura modesta per un ragazzo capace di sfondare il muro dei 21 metri con una costanza impressionante lo scorso anno (personale di 21.99 all’aperto). Oggi bastava 20.27 per accedere alla finale, ma l’azzurro ha sofferto tanto e ha mancato l’obiettivo (ha concluso in undicesima posizione). Il migliore è stato il portoghese Francisco Belo (21.04) davanti al polacco Michal Haratyk (21.02) e al ceco Tomas Stanek (20.97).
Ottima mattinata anche per Vladimir Aceti, che accede alle semifinali dei 400 metri. L’azzurro si è distinto nella sua batteria, conclusa al secondo posto col tempo di 46.82 alle spalle dello sloveno Luka Janezic (46.73): era quello che serviva perché soltanto i primi due di ogni serie passavano il turno, non erano previsti crono di ripescaggio. Il brianzolo, accreditato dell’ottavo tempo complessivo (il migliore è stato l’olandese Tony Van Diepen in 46.54), tornerà in pista questa sera (ore 19.10) per cercare un difficile ingresso alla finale. Niente da fare, invece, per Lorenzo Benati, quarto nella sua serie (48.24) dopo un contatto all’ultiva curva col macedone Jovan Stojovski (sono passati l’olandese Jochem Dobber e il ceco Patrik Sorm con i rispettivi 47.05 e 47.21).
Alle semifinali degli 800 metri avanzano tutte le azzurre: Eleonora Vandi (terza nella sua batteria con 1:50:95), Irene Baldessari (seconda nella sua serie con 2:05.44) ed Elena Bellò (ha vinto la sua batteria in 1:48.52). Soltanto Rebecca Borga accede alle semifinali dei 400 metri: è quarta nella sua serie (52.72) in cui si è imposta l’irlandese Phil Healy (52.00) davanti alla svizzera Lea Sprunger (52.25), ma passa col tempo di ripescaggio. Alice Mangione è terza nella sua prova (52.73, personale) alle spalle della britannica Jodie Williams (52.35) e della rumena Andrea Miklos (52.57). Eleonora Marchiando è quinta nella sua batteria (53.70) vinta dall’olandese Lieke Klaver (52.74) davanti all’ucraina Anna Ryzhykova (52.76).
Federica Del Buono è tornata in scena dopo una lunga assenza, ma è ancora lontana dalla forma dei giorni migliori: sesto posto nella sua batteria dei 1500 metri (4:12.79, stagionale) dove si è imposta la britannica Holly Archer (4:09.77) davanti alla tedesca Gesa-Felicitas Krause (4:09.92). Gaia Sabbatini è quarta nella sua batteria (4:17.21) e farà tesoro di questa esperienza.
Foto: Grana/FIDAL