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America’s Cup, ultima regata accorciata: i motivi. La regola dei 45′: New Zealand non avrebbe vinto

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Team New Zealand ha vinto una drammatica e imprevedibile gara-8 della America’s Cup. I Kiwi si sono imposti nella baia di Auckland al termine di una prova infarcita di colpi di scena, dove sono caduti dai foil durante la prima poppa e sono sprofondati a oltre quattro minuti di ritardo da Luna Rossa, salvo rimontare lo svantaggio e trionfare grazie a un buco di vento in cui sono incappati gli italiani. Il Defender ora conduce la serie per 5-3 e ha bisogno di altri due successi per alzare al cielo la Vecchia Brocca, mentre a Team Prada Pirelli serve un’impresa antologica per recuperare e tenere vivo il sogno di mettere le mani sul trofeo sportivo più antico al mondo.

Durante la gara-8, la giuria ha preso una decisione che è forse passata inosservata a diversi appassionati, giustamente colpiti dal crollo dii Luna Rossa dai foil. La commissione guidata da Iain Murray ha infatti deciso, pochi istanti dopo il dislocamento della flotta tricolore, di accorciare la regata da 6 lati a 5 lati, togliendo dunque l’ultima poppa. Il traguardo, infatti, è stato tagliato di bolina e non con vento a favore come si è soliti fare. Il motivo della decisione è presto detto: soffiava una brezza leggerissima, nella zona in cui Luna Rossa era giù dai foil non si superavano i 6 nodi.

Si tratta di una pratica prevista dal regolamento, il quale recita che si possono percorrere dai 4 agli 8 lati. Un regata, per essere omologata in termini di risultato, deve essere disputata su almeno quattro tratti (due di poppa e altrettanti di bolina) e non deve durare più di 45 minuti. Proprio questa è la regione per cui la gara è stata accorciata: Team New Zealand ha vinto col tempo di 38’57”, se avesse dovuto percorrere anche l’ultima poppa sarebbe quasi sicuramente andata oltre i tre quarti d’ora di tempo.

Foto: America’s Cup Press

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