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Prada Cup, Pietro Sibello: “Luna Rossa ha un nuovo sistema per la randa. Abbiamo un vantaggio in manovra”

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Pietro Sibello ha un ruolo cruciale a bordo di Luna Rossa: non è soltanto il trimmer randa, ma è anche stato investito del ruolo di tattico a bordo. Le sue doti si sono viste durante la semifinale di Prada Cup contro American Magic e ora si sta preparando per la Finale contro Ineos Uk che scatterà il prossimo 13 febbraio. Il velista ha fatto un punto della situazione in un’intervista rilasciata al canale YouTube di farevela.net: La semifinale è stata molto importante per noi. Era una regata dentro o fuori, era obbligatorio farsi trovare super preparati. Abbiamo lavorato tantissimo dopo l’ultima regata con Ineos, per migliorare la performance della barca ma anche sulla tecnica e la comunicazione di bordo, sulla gestione dei ruoli. Penso che i risultati si siano visti. Gli americani erano un pochino in difficoltà, ma penso che sarebbe stato difficile battere Luna Rossa“.

Il 41enne ha spiegato il suo ruolo a bordo e cosa è cambiato nelle ultime settimane: “Principalmente io sono il randista, mi occupo della regolazione della randa e aiuto le performance. Allo stesso tempo è ovvio che anche il timoniere di turno e il foil trimmer di turno hanno un ruolo super importante per quanto riguarda le performance della barca. In ogni momento in cui uno di questi tre si inizia a guardare intorno o presta meno attenzione a quello che sta facendo è ovvio che la barca va più piano. Quindi ci siamo seduti e abbiamo valutato un pochino la situazione e quale fosse il modo migliore per sfruttare la nostra configurazione del doppio timoniere e dei velisti che abbiamo a disposizione. Il risultato che abbiamo visto in mare è risultato di un grandissimo lavoro di squadra avvenuto a terra. Sono molto contento di questo perché stiamo lavorando e crescendo come un team“.

Il ligure è stato molto chiaro: “Non mi sento di essere il tattico a bordo, semplicemente prendo un po’ più parte allo sviluppo della regata. Quando è necessario guardo il campo di regata, dico quello che penso se ci sono differenze, controllo se siamo in fase o no con i salti di vento e cerco di dare il quadro della situazione ai due timonieri che prenderanno la decisione sul da farsi. Ci siamo preparati molto, penso che si sia visto e i risultati stanno arrivando. Lo sviluppo è iniziato da quello che abbiamo imparato durante il round robin. Contro gli inglesi abbiamo capito che potevamo giocarcela, ma dovevamo rivedere alcuni dettagli. Lo sviluppo era già iniziato dopo le prime due regate contro Ineos e infatti qualcosa era già cambiato nell’ultima: abbiamo perso ma si erano visti grandi miglioramenti, ci ha dato il là per continuare su quella strada che penso sia quella giusta. La nostra configurazione è stata messa in dubbio, ma penso che sia anche la nostra forza“.

Un commento sulle velocità supersoniche raggiunte da queste imbarcazioni: “In barca non ti rendi conto della velocità, sono delle macchine spaziali ma quando regati ma pensi soltanto a regatare e a battere l’avversario. Quando fai 49 nodi ne vorresti fare 53, non ti trovi mai fuori controllo. Fanno più impressione da fuori che da dentro. Penso che tutti siano entusiasti di queste barche, è molto probabile che si continuerà con questa tipologia di barche. Sono barche normali, barche a vela, tranne per il fatto che volano. La bellezza è che vediamo che le performance delle barche sono vicine, sono regate vere e pure. I velisti devono essere perfetti nella conduzione e nella gestione della regata. Per me sono regate bellissime e penso che anche il pubblico stia dando conferma di questo fatto“.

Pietro Sibello racconta anche di un particolare sistema a bordo di Luna Rossa: “Abbiamo un sistema che permette di regolare la testa della randa. Non è tanto utilizzato sul dritto, dove lasciamo che la randa abbia la sua forma naturale, ma più nelle transizioni, nelle poggiate, nella manovre dove a volte c’è bisogno di avere più potenza in alto e a volte men: in quelle occasioni usiamo i nostri sistemi per regolare la testa. Non è niente di incredibile, ma pensiamo che sia un buon aiuto e lo utilizziamo“.

E su Ineos: “Penso che abbiano fatto un grande lavoro a venire fuori dalle difficoltà avute all’inizio, sono stati bravi a mantenere la calma e a rimettersi in carreggiata. Vedremo delle regate serratissime, saremo più preparati di prima e penso che la nostra configurazione verrà fuori perché ci sono situazioni in cui gli altri team sono in difficoltà a fare manovra nello stretto. Noi abbiamo qualcosa di più in fase di partenza e nei giri di boa estremi abbiamo qualcosa in più“.

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Foto: Luna Rossa Press

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