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Ciclismo, Remco Evenepoel debutterà direttamente al Giro d’Italia: “Sarà una preparazione per l’estate”

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Meno di due mesi e mezzo al Giro d’Italia 2021. Ieri è stato presentato il percorso della centoquattresima edizione della corsa rosa, favorevole ai grandi scalatori. Tra i corridori più attesi c’è sicuramente Remco Evenepoel: il giovane fenomeno della Deceuninck-Quick Step è lontano dalle corse dallo scorso 15 agosto, giorno in cui cadde durante il Giro di Lombardia fratturandosi il bacino e procurandosi una contusione ad un polmone, ed ha ripreso ad allenarsi solo da un paio di settimane, dopo aver ricevuto l’ok da parte dei medici. C’è dunque curiosità nel sapere in quali condizioni si presenterà il giovane fenomeno belga, che arriverà a Torino senza ambizioni di classifica. Anzi, per lui il Giro sarà la prima corsa del 2021.

Lo annuncia lo stesso Evenepoel in un’intervista a rtbf.be: “L’obiettivo è ora recuperare la condizione. Non aggiungeremo altre gare prima del Giro. Prima, le mia condizione deve essere a posto. So già che partirò senza ambizioni ed aspettative. Vedo il Giro come una preparazione per l’estate, un ritiro di tre settimane per prepararmi ai grandi obiettivi di fine anno. Forse punterò a qualche tappa, ma non penserò alla classifica generale. È un rischio, può andare bene o male, ma è una scelta che abbiamo fatto. Non ha senso fare velocemente qualche corsa due settimane prima, ad esempio nelle Ardenne, per avere un certo ritmo di gara. Vedremo più tardi se sarà stata una buona scelta. La Vuelta? Non abbiamo ancora preso decisioni, è molto lontana. Prima sarà importante ritrovare la forma al 100% e fare bene in salita. Poi si vedrà“. 

Evenepoel traccia anche un piano del suo avvicinamento alla corsa rosa. Partirà assieme ai compagni di squadra per un ritiro alle Canarie, sul Teide, ma il belga sa che non potrà reggere gli stessi ritmi degli altri ciclisti: “Non vado al Teide con l’idea di fare allenamenti da cinque o sei ore come gli altri. Riuscirò ad allenarmi per quattro, forse anche per tre ore al giorno. Vedremo cosa dirà il mio allenatore. Andrò con i miei compagni di squadra, e per me è un bene, per riprendere i ritmi dell’allenamento, per allenarsi insieme, mangiare insieme, non pensare ad altro che correre ed allenarsi in ritiro“.

Foto: Lapresse

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