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Calcio femminile, Gabriele Gravina conferma il professionismo e vorrebbe il Mondiale 2027 in Italia

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Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha progetti ambiziosi circa il futuro del calcio femminile in Italia. Il n.1 della Federcalcio ha svelato il proprio programma per dar seguito allo sviluppo del “Pallone in rosa” nei nostri confini, dopo gli investimenti fatti in maniera importante dal 2015.

Gravina, da questo punto di vista, ha tracciato il quadro della situazione di un contesto che vuol sposare la causa del professionismo dalla stagione 2022-2023, a cui far seguire una vendita del prodotto crescente grazie anche all’assegnazione della finale della Champions League 2022 a Torino, sognando di organizzare la fase finale dei Mondiali del 2027 in Italia.

Auspico che l’Italia, dopo la finale di Champions che il prossimo anno si giocherà a Torino, possa candidarsi a ospitare un evento internazionale ancora più grande“, le sue parole a Sky Calcio Women. Negli ultimi 12 anni, come riportato da gazzetta.it, vi è stato un aumento delle tesserate del 65%, considerando l’assunzione della titolarità dei campionati di Serie A e di Serie B della Figc e la copertura mediatica di Sky Sport e di Tim Vision. Gli obiettivi del n.1 della Federcalcio sono dunque i seguenti:

1 Aumentare del 50% il numero delle giovani calciatrici tesserate.

2 Raggiungere successi internazionali con le sette squadre nazionali.

3 Migliorare la competitività e lo spettacolo delle competizioni.

4 Accrescere la fan base.

5 A partire dalla stagione sportiva 2022-23, introdurre il professionismo nella Serie A, garantendo al tempo stesso la sostenibilità del campionato.

Appare chiaro che per veder realizzati questi aspetti bisognerà lavorare sulla visibilità e far sì che alcuni pregiudizi sulla pratica delle donne vengano definitivamente estirpati, in modo che le strutture siano sempre più attrezzate e diano modo alle ragazzine di giocare. A ciò, ovviamente, va affiancata un’operazione di marketing di non poco conto.

Foto: Lapresse

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