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Australian Open 2021, Novak Djokovic dimentica l’infortunio e conquista i quarti di finale. Affossato Raonic in 4 set

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Novak Djokovic dimentica il dolore e conquista l’accesso ai quarti di finale degli Australian Open 2021. Il serbo (n.1 del mondo) ha sconfitto in quattro set per 7-6 (4) 4-6 6-1 6-4 in 2 ore e 56 minuti di partita il canadese Milos Raonic (n.14 ATP) in un match nel quale, al di là della distrazione del secondo parziale, Djokovic è stato in pieno controllo. Dopo quindi le preoccupazioni emerse nell’incontro precedente contro l’americano Taylor Fritz, il campione nativo di Belgrado ha avuto le risposte che cercava, conquistando per la 12ma volta in carriera la qualificazione ai quarti a Melbourne e sconfiggendo per la 12ma volta in altrettante partite Raonic. Per Novak si tratta anche del 48° quarto di finale di uno Slam e del 300° confronto vinto in un Major. Numeri davvero impressionanti per chi punta al 9° successo in questo torneo. Il prossimo avversario sarà il tedesco Alexander Zverev (testa di serie n.6) e il computo dei precedenti sorride al n.1 ATP (5-2).

PRIMO SET – Fin dai primi scambi si comprende che Nole abbia recuperato in maniera sufficiente dal problema fisico della sfida contro Fritz, pur non avendo un rendimento al 100%. Mobilità e potenza nei colpi sono ben presenti e per Raonic i turni al servizio quindici dopo quindici sono sempre più laboriosi. Nole si costruisce due occasioni “break” nel settimo e nono game, ma il canadese è bravo ad aggrapparsi al servizio. Si va al tie-break e il n.1 del mondo è perfetto: risposte ficcanti, grande profondità di palla e ottimo timing. Il 7-4 vale la chiosa della frazione, con il balcanico che porta a casa 3 ace, 11 colpi vincenti e commette appena 7 errori non forzati contro i 12 di Raonic (17 vincenti per Milos).

SECONDO SET – Nel secondo parziale il n.14 ATP chiede maggiormente a se stesso in termini di riposta. Arriva la prima palla break nel secondo gioco, ma Djokovic è bravo ad annullarla. Una fase molto combattuta perché chi è al servizio deve fronteggiare il pericolo “break” e il canadese è più concreto del n.1 del mondo in questo caso, strappando il servizio a Nole nel quinto game. Un vantaggio prezioso e custodito grazie alla forza della battuta (7 ace solo in questa frazione), vale il 6-4. Un set vinto grazie all’80% dei punti vinti con la prima di servizio e a un buon 40% in risposta alla seconda del serbo.

TERZO SET – Nella terza frazione Djokovic aumenta sensibilmente la sua profondità di palla rispetto a quella precedente, cercando di minimizzare gli errori. Un parziale ai limiti della perfezione per lui che ottiene il break nel quarto e nel sesto game, chiudendo sul 6-1 con 11 vincenti e solo 4 gratuiti. Numeri notevoli, da associare ai 4 ace e all’86% dei quindici vinti con la prima di servizio.

QUARTO SET – Djokovic tiene i giri del proprio motore piuttosto alti e il pressing da fondo è notevole. Due palle break vengono costruite dal balcanico nel terzo gioco, ma con la “scure” Raonic si salva. C’è però aria di break e dopo turni in battuta laboriosi Milos è costretto a capitolare nel nono game, quando il n.1 del mondo flirta letteralmente con la riga in più di una circostanza, con risposte simili a dei siluri. C’è il break e la chiosa nel game successivo sul 6-4. Cala il sipario quindi con il n.1 del ranking che archivia la pratica con 10 ace (26 per Raonic), 41 vincenti e 25 errori non forzati (50 winners e 34 gratuiti per Milos).

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Foto: Lapresse

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