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Australian Open 2021: Dominic Thiem rimonta e batte Nick Kyrgios al quinto set in una partita al cardiopalma

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Dominic Thiem vince per la quarta volta in un torneo del Grande Slam dopo essersi trovato sotto di due set. L’austriaco sconfigge Nick Kyrgios, penultimo rimasto del gruppo australiano a Melbourne, per 4-6 4-6 6-3 6-4 6-4, accedendo così agli ottavi di finale degli Australian Open 2021. Prima di oggi, aveva rimontato con il lettone Ernests Gulbis agli US Open 2014 (2° turno), con l’americano Denis Kudla agli Australian Open 2018 (2° turno) e, più recentemente, nella finale degli US Open 2020 con il tedesco Alexander Zverev. Ad aspettarlo, ora, c’è una sfida molto interessante con il bulgaro Grigor Dimitrov, con il quale è indietro 2-3 nei precedenti; i due non si sono mai affrontati in uno Slam.

L’ambiente della John Cain Arena, che vive il suo ultimo incontro con pubblico prima del lockdown di cinque giorni ordinato dallo Stato della Victoria, si riscalda già nel primo game, quello in cui Kyrgios ottiene il break che, con il genio e la sregolatezza del suo tennis, riesce a mantenere, pur rischiando diverse volte di farsi riprendere. Thiem cerca di rimanere attento, ordinato, e i suoi turni di servizio (tranne il quarto) sono fondamentalmente privi di problemi, ma l’australiano i problemi li ha in chiave molto relativa: dopo 38 minuti è 6-4 per lui con l’australiana arte del gioco di volo.

Kyrgios continua a estrarre qualunque cosa dal proprio arsenale, di dritto come di rovescio, comprendendo anche qualche colpo di genio sotto le gambe. Un gran vincente di rovescio dell’austriaco vanifica una palla break sull’1-1, e in generale nel secondo set sono entrambi a mantenere una più che convincente media al servizio, dato che si contano quattro game di fila tenuti a 15, oltre al nono vinto a zero dal padrone di casa. Ed è proprio quest’ultimo a strappare ancora la battuta al campione degli US Open, che alla terza chance per Kyrgios sbaglia di dritto; quello che manda in delirio la John Cain Arena, poco dopo, è il servizio da sotto con cui va a guadagnare anche il secondo parziale, nuovamente per 6-4, in 42 minuti.

L’effetto, però, finisce per andare contro Kyrgios, che perde per la prima volta nel match la battuta (al terzo tentativo di Thiem) proprio all’inizio del terzo set. Il tutto dopo aver avuto egli stesso due opportunità per andarsene. Il resto del parziale non ha praticamente niente di emozionante, perché per tutto il tempo entrambi i giocatori, eccettuato il quarto game (vinto dall’aussie a 15), tengono i rispettivi turni di servizio a zero. Il risultato è un 6-3 senza fatica a favore del campione in carica degli US Open.

Il primo game del quarto parziale è estenuante, e più ancora minaccia di essere decisivo: due palle break, dieci minuti, ma Kyrgios regge l’urto. Nessuno dei due ha particolari problemi per lungo tempo, e così si va avanti fino al 4-4 con un punto perso alla battuta da Thiem e tre dall’aussie. Quest’ultimo si ritrova però in difficoltà nel nono gioco: l’austriaco sale 15-40, viene ripreso, ma alla fine riesce ad andare a servire per allungare ancora l’incontro. Kyrgios non è contento, scaglia una palla in tribuna e per questo subisce un penalty point, che in ogni caso non modifica la sostanza: 6-4, quinto set.

Con l’atmosfera ormai incandescente sugli spalti, i due non mollano nulla per metà del parziale decisivo, fino al 3-3, che si rivela essere il punto di svolta. Il padrone di casa è visibilmente con meno energie rispetto a chi ha dall’altra parte della rete; Thiem non trasforma una prima palla break recriminando per veder uscire il recupero su palla corta di Kyrgios. La seconda, però, è buona: risposta nei piedi, 4-3. Sul 5-4 il padrone di casa spara le ultime cartucce, ma sul match point l’austriaco s’inventa un maestoso rovescio in lungolinea sul quale Kyrgios non può arrivare. 3 ore e 24 minuti dopo, il penultimo australiano del tabellone lascia la scena.

Sebbene lo spettacolo di questo incontro prescinda totalmente dalle statistiche, non si può non rimarcare la maggiore concretezza di Thiem, soprattutto negli ultimi tre set, con la seconda di servizio: complessivamente, in questo senso, si ha il 72% di punti vinti dall’austriaco contro il 41% di Kyrgios. Non lesinati i vincenti: 57 per il numero 3 del mondo, 52 per l’australiano, ma ben diversi i numeri in termini di errori gratuiti: 28-47 (Thiem ne ha commessi appena 8 dal terzo parziale in poi).

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Foto: LaPresse

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