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ATP Cup 2021, Matteo Berrettini titanico! Affonda Bautista Agut e la Spagna: Italia in finale!

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Fabio Fognini chiama e Matteo Berrettini risponde. Il romano (n.10 del mondo) batte per la quarta volta in cinque incontri lo spagnolo Roberto Bautista Agut (n.13 del ranking) e regala all’Italia la Finale dell’ATP Cup 2021 a Melbourne (Australia). Semplicemente perfetta la prestazione dell’azzurro al cospetto dell’iberico che poco ha potuto contro la potenza disarmante del tennista del Bel Paese, specialmente dal lato destro del campo. 6-3 7-5 lo score in favore di Matteo in 1 e 20 minuti di partita, concludendo con 13 ace, il 94% dei punti vinti con la prima di servizio e il 50% dei quindici ottenuti in risposta alla seconda di Bautista Agut.

Con questo risultato, quindi, ininfluente sarà il doppio che scenderà in campo in questa semifinale contro la Spagna, tenuto conto del punteggio di 2-0. Nell’atto conclusivo ci sarà, come da pronostico, la Russia di Daniil Medvedev e di Andrey Rublev, che hanno battuto nei match in programma i tedeschi Alexander Zverev e Jan-Lennard Struff. Si preannuncia domani una sfida molto difficile, per la forza della compagine russa, ma di sicuro l’Italia vorrà gettare il cuore oltre l’ostacolo.

PRIMO SET – L’inizio è all’insegna dell’equilibrio, ma Berrettini al primo segnale di difficoltà del rivale si avventa come uno squalo sulla sua preda. Colpendo la palla con una violenza inaudita, trova breccia nella difesa dello spagnolo e il break si tramuta in realtà al primo tentativo nel quarto game. La prestazione al servizio dell’azzurro è solida: 4 ace, il 93% dei punti vinti con la prima e il 70% con la seconda conferiscono a Matteo quella sicurezza per conquistare senza sforzi apparenti la prima frazione sul 6-3 in appena 28′ di gioco.

SECONDO SET – Nel secondo parziale lo “spartito” non cambia ed è Berrettini ad avere il pallino del gioco in mano. Lungo la diagonale di rovescio l’iberico non fa male e con il dritto l’azzurro si apre sempre il campo. Nel quinto game ci sono due palle break non sfruttate però dal romano. L’appuntamento è solo rimandato e nell’undicesimo gioco il terzo break-point è quello buono: rovescio in back a chiamare l’avversario a rete e passante chirurgico con il dritto. La chiosa al servizio è una sicurezza, con l’italiano che conclude con 13 ace, 30 vincenti e 20 errori non forzati al termine di un confronto di pregevole fattura.

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Foto: Lapresse

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