Seguici su

Sci Alpino

Sci alpino, Val Gardena: Paris e Innerhofer per crescere in vista di Bormio. Aspettiamo squilli dagli altri azzurri

Pubblicato

il

E’ stato il regno di Kristian Ghedina, se vogliamo anche di Herbert Plank, e stiamo citando i due italiani capaci di trionfare in discesa sulla Saslong. Oggi è più un feudo norvegese e austriaco, perché Dominik Paris e Cristof Innerhofer, cioè i capitani della squadra italiana maschile di velocità, non amano particolarmente il tracciato gardenese, anche se “Domme” comunque ci è salito due volte sul podio, sia in discesa che in superG, e “Inner” lo ha fatto giusto un anno fa prima dell’infortunio, sempre in superG.

Per i due azzurri però le gare in Gardena (venerdì superG, sabato discesa), rappresentano in linea teorica una tappa di passaggio in vista di Bormio (tra l’altro è arrivato l’ok della FIS per la pista “Stelvio”), dove entrambi hanno già vinto, Paris a ripetizione tanto da farne la sua pista preferita insieme alla Streif. L’inattività in gare di Coppa un minimo si è fatta sentire sui muscoli e forse anche nella testa di Dominik e Cristof in Val d’Isere, nulla di preoccupante, ma la speranza è che tra venerdì e sabato si possa vedere un piccolo passo avanti per tutti e due. Quello che aspettiamo decisamente anche da Emanuele Buzzi, Matteo Marsaglia, Davide Cazzaniga, Guglielmo Bosca, Florian Schieder e Riccardo Tonetti. In ottica classifica generale, attenzione al norvegese Kilde, che qui ha già vinto e che ha bisogno di recuperare punti nei confronti soprattutto di Alexis Pinturault.

Un po’ di statistiche: sulla pista di casa l’Italia vanta nelle discipline veloci una vittoria con Werner Heel in supergigante nel 2008 e cinque successi in discesa con Herbert Plank nel 1977 e Kristian Ghedina nel 1996, 1998, 1999 e 2001; fra gli atleti ancora in attività Innerhofer è giunto secondo in superG nel 2018, Dominik Paris secondo in superG e e terzo in discesa nel 2014 e Matteo Marsaglia secondo in superG nel 2012.

[sc name=”banner-article”]

Foto: Pentaphoto.

 

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *