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Ciclismo

Prende forma la squadra italiana dei campioni del mondo. Saronni: “Il ciclismo ci ha dato tanto, ora restituiamo”

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Nell’ultima settimana si è parlato tantissimo della possibilità che l’Italia torni ad avere una squadra World Tour, in modo da poter rilanciare il nostro ciclismo che sta soffrendo l’assenza di una formazione nel circuito di riferimento. Dal 2016 non c’è una compagine che ha il diritto automatico di partecipazione alle corse più importanti del calendario internazionale, Beppe Conti aveva lanciato la notizia riguardo alla possibilità della creazione di una squadra tutta italiana per mano degli ex Campioni del Mondo. La bomba è stata confermata negli ultimi giorni anche da Beppe Saronni e oggi sono arrivati ulteriori dettagli durante Radiocorsa, trasmissione andata in onda su RaiSport.

Moreno Argentin, iridato nel 1986 che oggi ha festeggiato il suo 60mo compleanno, è stato molto chiaro: “L’idea è partita da Mario Cipollini insieme a Beppe Saronni. Stiamo discutendo per trovare lo strumento più idoneo per aiutare il nostro movimento. Siamo soltanto in una fase embrionale e abbiamo individuato questa Fondazione per aiutare il nostro mondo a crescere. La strada si sta stringendo, stiamo mettendo a punto questa idea: dovrà essere un’idea univoca dove tutti si mettono a disposizione e lavorano, bisogna essere noi stessi ambasciatori di questi progetti che devono avere un grosso spessore sociale legato all’avviamento allo sport dei ragazzi. C’è ancora molta strada da fare, l’idea è molto saggia e attuale, spero che si possa concretizzare con l’impegno di tutti gli ex Campioni del Mondo“.

Sull’argomento è intervenuto anche Gianni Bugno, capace di conquistare la maglia arcobaleno nel 1991 e nel 1992: “Più che una squadra World Tour, il ciclismo ha bisogno di giovani che possono maturare nel tempo e poi magare entrare in una squadra Pro Tour. Il nostro intento non è quello di creare una squadra Pro Tour, ma quello di aiutare i giovani italiani a crescere. Bisogna andare a trovare i giovani negli oratori o in cui posti dove i ragazzi possono trovarsi e utilizzare la bici come mezzo per spostarsi o come per gioco. Bisogna incentivarli a utilizzare più la bici e meno i giochi elettronici“. Beppe Saronni, Campione del Mondo 1982, ha chiuso con una frase molto chiara: “Il ciclismo ci ha dato tanto, ora restituiamo”. E chissà se ci sarà anche il suo grande rivale Francesco Moser…

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