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Vuelta a España 2020: Primoz Roglic ha vinto grazie ai 48″ di abbuono! Decisivi piazzamenti e vittorie di tappa

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La Vuelta a España 2020 ha incoronato il suo vincitore. Primoz Roglic vince per la seconda volta consecutiva la corsa spagnola, difendendosi con le unghie e con i denti sull’Alto de la Covatilla dall’attacco di Richard Carapaz, che negli ultimi chilometri ha provato a far saltare il banco. Ventiquattro i secondi appannaggio dello sloveno nella conquista della maglia roja, una bilancia che pende dal suo lato in maniera impercettibile, e a fare la differenza finale sono gli abbuoni. Primoz Roglic deve infatti ringraziare i piazzamenti sul podio durante la sua Vuelta per la conquista della stessa: l’alfiere della Jumbo Visma ha visto ben 48 secondi ‘evaporarsi’ dal suo tempo finale, a differenza di Carapaz, che ne ha conquistati soltanto 16. Una differenza di 32 secondi che, alla fine, si è rivelata cruciale per il destino della corsa.

Roglic ha indirizzato la sua Vuelta già nelle prime tappe. Negli arrivi di Arrate e Lekunberri si è subito imposto come protagonista: nella prima frazione si è preso subito il primato con la prima vittoria in Spagna, arrivando davanti allo stesso Carapaz ed aggiungendo i primi quattro secondi fra i due. Il giorno dopo il successo è di Marc Soler, ma lo sloveno vince la volata ristretta per il secondo posto, ‘ringraziando’ Dan Martin che si è messo fra lui ed il capitano della Ineos, che arriva quarto e che vede la forbice allargarsi a 10 secondi. A La Laguna Negra de Vinuesa, terza frazione, Roglic aggiunge altri due secondi con il secondo posto alle spalle di Martin ma arrivando davanti ancora a Carapaz, terzo.

Avanti veloce fino all‘Alto de Moncalvillo, ottava tappa: Roglic è padrone della corsa e vince nuovamente, proprio davanti all’ecuadoriano, all’inizio della seconda settimana i secondi di abbuono dello sloveno sono già 32, mentre il suo avversario è a 16, e da lì non si muoverà più. Il capitano della Jumbo-Visma invece riuscirà ad aumentare il suo gruzzolo grazie alla vittoria a Suances (nella tappa che poi causò la protesta del gruppo il giorno dopo per il ‘buco’ di tre secondi tra Martin e gli altri) e al secondo posto di ieri a Ciudad Rodrigo inserendosi in una volata che non doveva essere adatta a lui. In questo modo è riuscito a tutelarsi dalla brutta giornata patita oggi sulla Covatilla, dove Carapaz è andato davvero vicino a ribaltare la Vuelta a España 2020. Una Vuelta che, senza abbuoni, sarebbe finita dritta nella bacheca dell’ecuadoriano. Roglic è stato però più bravo a raccattare secondi quando sembrava più impensabile: aveva detto negli scorsi giorni di voler andare sempre all’attacco, ed è riuscito a farlo in maniera cerebrale, sopperendo così alla mezza crisi di oggi ed alla cronometro a Mirador de Ezaro dove non guadagnò quanto dovuto.

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Foto: Sergio Rojo/Shutterstock.com

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