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Tennis, Atp Finals 2020: i favoriti. Djokovic e Nadal insidiati dalla NextGen ormai realtà

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Il tennis mondiale ha già gli occhi puntati sulla O2 Arena di Londra, in fremente attesa delle ATP Finals 2020. Da domenica 15 novembre la capitale inglese ospiterà i migliori otto della stagione per la dodicesima volta consecutiva, prima di cedere lo scettro a Torino il prossimo anno, per la gioia degli appassionati italiani che, Covid-19 permettendo, già smaniano per poter vedere i grandi nomi del tennis mondiale.

Siamo ancora nel 2020, è ancora presto per fantasticare sulle prossime edizioni. Torniamo a soffermarci su Londra e sugli otto partecipanti che battaglieranno per aggiungere un importante titolo alla propria bacheca. Perché Novak Djokovic resta comunque il favorito con Rafa Nadal che può impensierirlo, ma i ragazzi della NextGen vogliono lo scettro di dominatori della scena del futuro.

Djokovic rimane il principale indiziato per alzare le braccia al cielo il prossimo 22 novembre. Il numero uno al mondo vuole riaccendere il suo feeling con le Finals, lontane da lui dal 2015, e vuole raggiungere Roger Federer a quota 6 titoli in carriera, per rinverdire un’annata che, nonostante le sole tre sconfitte stagionali, vedono ‘solo’ gli Australian Open ed un Masters 1000 come bersagli grossi centrati.

Sicuramente Nadal non sarà nel suo girone nel Round Robin, ma non ci sentiamo di considerarlo come la vera e propria nemesi del serbo per la vittoria finale. Il maiorchino è sempre un fenomeno, non c’è bisogno che venga detto e ridetto, ma sul veloce indoor, superficie su cui non vince un torneo dal Masters 1000 del 2005, non è mai stato in grado di giocare il suo miglior tennis. E nelle ultime due edizioni in cui ha partecipato (2017 e 2019) non ha superato il girone iniziale.

Dietro di loro c’è un’intera generazione affamata per poter finalmente imporsi all’attenzione di tutti. Tra gli ‘altri’, colui che sembra stare meglio è Daniil Medvedev, che dopo aver attraversato un periodo assai altalenante si è portato a casa il torneo a Parigi, terzo Masters della sua ancor giovane carriera. Dopo la vittoria degli US Open, la prima di un giocatore nato negli anni ’90, Dominic Thiem potrebbe aver fatto quel passo decisivo per diventare davvero grande, ma l’austriaco non arriva a Londra nelle migliori condizioni a causa di un fastidio al piede che lo ha condizionato a Vienna.

Nemmeno Stefanos Tsitsipas, vincitore delle Finals lo scorso anno, pare essere al 100% fisicamente per un’infiammazione ai muscoli della gamba destra che lo ha condizionato a Parigi-Bercy, mentre potrebbero essere extra tennistici i problemi di Alex Zverev, autore di un gran torneo nell’indoor francese ma con le accuse della sua ex fidanzata Olga Sharypova che pendono su di lui come una spada di Damocle.

Andrey Rublev e Diego Schwartzman vestiranno invece i panni delle variabili impazzite. L’argentino ha ottenuto i suoi migliori risultati nei grandi tornei, con la finale a Roma e la semifinale al Roland Garros, mentre il russo è stato semplicemente il tennista più in forma al rientro dalla pandemia di Covid-19. I migliori otto del 2020 pronti a sfidarsi: gli appassionati di tennis si fregano le mani.

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Foto: LaPresse

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