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Vincenzo Nibali risponde a Fuglsang: “Le nostre mogli si sentono spesso. Se ieri avessi voluto attaccarlo…”

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Ieri si è scatenata la polemica al Giro d’Italia 2020 a seguito delle dichiarazioni di Jakob Fuglsang (Astana), secondo il quale Vincenzo Nibali non gli rivolgerebbe la parola perché geloso delle sue migliori prestazioni degli ultimi anni (evidentemente il danese si riferiva alle classiche, perché il confronto nei grandi giri è impietoso).

Oggi non si è fatta attendere la risposta dello Squalo ai microfoni di Raisport: “Cosa posso dire, ieri gli ho anche scritto, sono delle condizioni di corsa. Siamo anche amici, le nostre mogli si sentono spesso. C’è stato anche un po’ di peperoncino da parte dei giornalisti danesi. Io in corsa sono sempre rimasto concentrato. L’articolo dice tutto l’esatto contrario di tutto. Bisogna rimanere concentrati sulla corsa come fatto fino adesso. Ieri ha detto che l’ho attaccato, ma noi abbiamo semplicemente affrontato la discesa davanti, poi in fondo ci siamo fermati. Se avessimo voluto attaccare, per lui si sarebbe messa molto male. Sono polemiche sterili“.

Il capitano della Trek-Segagredo si è poi soffermato sulla tappa odierna con arrivo in salita a Roccaraso: “Ogni giorno è a sé, è difficile. Oggi è una tappa importante, il meteo non promette tanto bene, però bisogna rimanere molto concentrati. Abbiamo Giulio Ciccone che conosce molto bene queste strade e, in un certo senso, può guidare la squadra. Sicuramente oggi tutti proveranno a spingere a fondo. Ci sono dei corridori ambiziosi come Kelderman, Kruijswijk, lo stesso Fuglsang, poi ci sarà qualche altra sorpresa. Bisognerà rimanere concentrati fino alla fine“.

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Foto: Lapresse

 

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