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MotoGP, GP Teruel 2020: Ducati in crisi ad Aragon. I motivi delle difficoltà della GP20

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Se il Gran Premio di Aragon era stato, diciamo così, decisamente complicato per la Ducati, il venerdì del Gran Premio di Teruel, che si disputa sempre sul tracciato del MotorLand, si può tranquillamente definire da “mani nei capelli” per i portacolori del team di Borgo Panigale. Se, infatti, non ci troviamo di fronte alla peggiore giornata di sempre in un weekend di gara per le moto tinte di rosso, nel complesso, ci andiamo quantomeno molto vicini.

Già leggere i risultati fa letteralmente impressione. Il migliore in marchio Ducati è il francese Johann Zarco (team Reale Avintia) che ha chiuso la sua giornata di Alcaniz con il tempo di 1:48.532 a 750 millesimi dal nipponico Takaaki Nakagami con la Honda del team di Lucio Cecchinello. Un gap mostruoso, che viene addirittura acuito dagli altri piloti ducatisti. Cinque piloti che monopolizzano, loro malgrado, le ultime cinque posizioni della classifica. Danilo Petrucci è diciassettesimo a 1.088, l’australiano Jack Miller (team Pramac) è diciottesimo a 1.426, Andrea Dovizioso è diciannovesimo a 1.458, Francesco “Pecco” Bagnaia (team Pramac) è ventesimo a 1.537, mentre Tito Rabat (team Reale Avintia) è ventunesimo ed ultimo a 1.951.

Un vero e proprio disastro sportivo. Senza mezzi termini. In casa Ducati, come ha spiegato il team principal Davide Tardozzi, si è lavorato in ottica gara, certo, ma i problemi sono notevoli. Come si era già visto nello scorso weekend, le moto bolognesi non hanno letteralmente grip ad Aragon e le basse temperature di certo, non aiutano. La situazione meteo anche nei prossimi giorni sarà migliore rispetto al Gran Premio della scorsa settimana, ma le GP20 non sembrano proprio ingranare. I piloti fanno una fatica immensa in curva, sia in conduzione (e anche questa non è certo una novità) sin in uscita, con una trazione che è impossibile per colpa di un grip che proprio non c’è.

La situazione è davvero complicata e domani i piloti di Borgo Panigale dovranno guidare i difetti delle rispettive moto per cercare di entrare nella top10 ed evitare, quindi, la Q1 nel corso delle qualifiche. Al momento sembra davvero una impresa e, oggettivamente, sarà forse più importante andare a risolvere i problemi delle moto tinte di rosso per vivere una gara meno difficile di quello che si potrebbe attendere ora. Si annuncia un altro weekend di “passione” per la Ducati ad Aragon. Andrea Dovizioso vuole puntare ancora al titolo, nonostante tutto, ma con questi presupposti servirà un mezzo miracolo al romagnolo domenica contro rivali così temibili e così in vantaggio dal punto di vista tecnico.

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Lapresse

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