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MotoGP, GP Francia 2020: Fabio Quartararo può ipotecare il Mondiale. Favorito n.1 per la vittoria, Mir è lontano

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Giornata oltremodo positiva in ottica iridata per Fabio Quartararo, protagonista assoluto in quel di Le Mans con la pole position ed in generale con un passo devastante in vista del Gran Premio di Francia di domani, nona tappa stagionale del Mondiale MotoGP 2020. Il francese di Yamaha Petronas, leader del campionato a sei round dal termine della stagione, è il grande favorito per il successo in un appuntamento di casa in cui potrà fare un passo avanti forse decisivo nella lotta per il titolo mondiale anche alla luce delle difficoltà di Joan Mir.

Il portacolori della Suzuki, secondo in classifica generale a 8 punti dalla vetta, ha pagato pesantemente dazio quest’oggi in qualifica fallendo l’accesso in Q2 e dovendosi accontentare di una negativa 14ma piazza che lo costringerà a scattare dalla quinta fila in griglia di partenza. Il maiorchino classe 1997, reduce da quattro piazzamenti sul podio nelle ultime cinque gare, non è stato in grado di limitare i danni sul giro secco e domani sarà chiamato ad una rimonta furiosa per poter almeno avvicinare la zona podio. L’impressione è che Mir non possa sprigionare un ritmo all’altezza degli ultimi round in questo contesto di gara (con queste temperature basse a Le Mans), perciò sarà sostanzialmente impossibile bissare i suoi ultimi risultati.

Si profila dunque un duello a distanza in gara a Le Mans tra i due rivali principali per il campionato, con Fabio Quartararo là davanti con un ritmo sulla carta da vittoria e Joan Mir impegnato in un recupero disperato dalla seconda metà del gruppo per cercare di perdere il minor numero di punti possibile dal francese. La partenza sarà però un momento chiave per gli equilibri della corsa, alla luce della presenza di quattro Ducati nelle prime sette posizioni, che potrebbero sverniciare le Yamaha allo start nell’allungo che porta alla staccata di curva 3-4. Se Quartararo dovesse difendersi in quella fase, chiudendo il primo giro nelle prime due-tre posizioni, allora potrebbe comunque gestire la situazione con discreta tranquillità potendo contare su un ritmo più competitivo rispetto alla concorrenza sulla lunga distanza.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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