Seguici su

Ciclismo

Giro d’Italia 2020, Mauro Vegni: “Testato Yates perché ce l’ha chiesto la squadra. Domani e lunedì tamponi a tutto il gruppo”

Pubblicato

il

La notizia della positività al Covid-19 di Simon Yates ha scosso il Giro d’Italia 2020. Il britannico è stato isolato e non potrà proseguire la Corsa Rosa (era uno dei favoriti della vigilia, anche se al momento si trovava a quasi quattro minuti dalla maglia rosa), naturalmente c’è il timore che anche altre atleti siano positivi e che la stessa manifestazione sia a rischio.

Il direttore Mauro Vegni ne ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Credo che la positività di Yates influenzerà sicuramente il Giro d’Italia, perché è chiaro che sono dei segnali importanti per tenere sotto controllo la situazione. Comunque parliamo ad oggi di un caso dopo dodici giorni: se guardate i numeri di quello che sta accadendo in Italia, senza parlare dell’estero, ci può pure stare, anche se avremmo preferito di no. Lo abbiamo testato a lui e alla squadra, è risultato soltanto lui il positivo e questo ci lascia perplessi perché una sola persona positiva all’interno di una squadra è pure difficile da spiegare“.

Lo stesso Vegni ha poi proseguito: “Da domenica pomeriggio fino a lunedì mattina continueremo a testare tutte quante le squadre. Noi siamo andati a trovare Yates perché la squadra ce l’ha chiesto. Quelli di domani e lunedì sono test già programmati, per cui testeremo atleti e personale di ogni squadra. Quello sarà un primo test importante per capire lo stato di salute della bolla. Un positivo è ancora poco significato, vedremo quali saranno i risultati dei test e prenderemo delle decisioni. Noi non abbiamo adottato la linea che prevede di andare a casa con due positività, ma è chiaro che se il numero di positivi sarà considerevole allora sarà tutto da rivedere“.

[sc name=”banner-article”]

CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE DI CICLISMO

stefano.villa@oasport.it

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Lapresse

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *