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Fabio Aru: “Mi fanno male le critiche. Ho fatto degli errori. Il futuro? Riparto, non posso dire dove vado”

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Fabio Aru ha parlato a quasi due mesi di distanza dall’ultima volta. Il Cavaliere dei Quattro Mori si era ritirato durante le prime battute del Tour de France e poi non era stato selezionato per partecipare alla Vuelta di Spagna, finendo così anzitempo la stagione. Il nome del sardo è sulla bocca di tutti gli appassionati di ciclismo nelle ultime settimane, si è parlato tantissimo del suo futuro e di dove potrebbe correre nel 2021. Non dovrebbe rinnovare il contratto con la UAE Emirates, ci sono state diverse indiscrezioni (l’ultima riguarda la possibile proposta della Gazprom) ma non c’è niente di ufficiale.

Il ciclista si è confidato nella diretta Instagram con l’ex professionista Lello Ferrara e ha spiegato il motivo delle sue mancate dichiarazioni nell’ultimo periodo: “Avevo bisogno di staccare un attimo, passare del tempo in famiglia e rientrare anche in Sardegna. Ho ricevuto una marea di messaggi, di tifosi ma anche di giornalisti a cui non ho risposto: avevo bisogno di passare del tempo in famiglia e staccare dopo gli ultimi periodi. La famiglia e gli amici mi sono stati vicino in questo momento”. 

Il 30enne ha risposto alle critiche: “Ho sempre parlato bene delle squadre in cui sono stato, nonostante come in tutti gli altri lavori ci sono stati dei problemi: è capitato di non aver ricevuto nemmeno una chiamata per sapere come stavo, certe volte ci sono delle critiche a persone vicine che possono farti male. Ma così va la vita, non posso parlare male della squadra che rappresento. Ho scoperto i miei problemi dopo un anno e mezzo, ho fatto un’operazione poi un’atleta vuole sempre tornare il prima possibile e le squadre che puntano su di te spingono per rientrare, sono tornato e il rientro non è stato dei più semplici. In Colombia mi sentivo bene, ero proprio contento di correre in bici e visitare un posto nuovo. Dopo c’è stato un lockdown, un periodo duro per tutti, anche il ciclismo ne ha risentito. Non posso dare la colpa solo da una parte, le colpe sono anche mie: ho imparato in quest’ultimo anno a concentrarmi sui miei errori, penso solo ai miei sbagli. Le critiche? Mi fa male quando non si parla dei miei problemi fisici, non se ne parla. Non si parla mai di quanto Fabio Aru sia un professionista, le critiche ci stanno ma spesso se ne dimentica di questo”. 

Fabio Aru si è soffermato sul suo futuro: “Quante ne hanno dette! Ho qualche giorno per vedere cosa fare. Una scelta importante, non deve essere affrettata la decisione. Ho sempre preso del tempo quando c’era da prendere le decisioni, devo valutare tutte le situazioni. Non posso dire dove vado. Le promesse non servono in questo momento. Ora si riparte, Fabio c’è e ripartiremo”. 

E sul ritiro al Tour de France: “Sinceramente non me la sono sentita di tirare fuori un argomento che in quel momento non ci stava. Le cose al Tour non stavano andando come mi aspettavo, il giorno prima del Tour ho ricevuto una notizia famigliare che mi ha scosso tantissimo: ho preferito non parlarne in quei giorni, le persone della mia squadra sapevano. Questa notizia mi ha destabilizzato, è successo durante il Tour. Ho ricevuto degli attacchi senza che la gente sapesse cos’era successo, senza sapere il perché.  Lasciare la squadra in quel momento là mi ha fatto stare male”. 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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