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Ciclismo

Tour de France, la tappa di oggi Chauvigny-Sarran Corrèze: percorso, favoriti, altimetria. Una piccola Liegi, può succedere di tutto

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Spazio agli esperti delle classiche nella tappa più lunga del Tour de France 2020, che porterà i corridori da Chauvigny a Sarran Corrèze, per un totale di 218 chilometri senza un attimo di tregua. In questa dodicesima giornata della Grande Boucle verranno affrontate quattro côte e un continuo saliscendi fino al traguardo, in leggera ascesa. Sarà la giornata ideale per tentare un attacco da lontano, una frazione nervosa, che però non dovrebbe creare scompiglio nella classifica generale.

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PERCORSO

Poco meno della prima metà di gara sarà abbastanza tranquilla, senza difficoltà altimetriche. Attenzione però al traguardo volante di Le Dorat, al chilometro 51, che potrebbe risultare come il momento perfetto per lanciare la fuga del giorno. Dopodiché si inizierà a salire. Si partirà col GPM di quarta categoria della Côte de Saint-Martin-Terressus, soltanto 1500 metri ma all’8,8%. Poco dopo ecco un’altra ascesa di quarta categoria, la Côte d’Eybouleuf (2,8 km al 5,2%).  

Si proseguirà dunque per una cinquantina di chilometri fatti di continui saliscendi verso la fase decisiva della frazione contraddistinta dalla Côte de la Croix du Pey (4,8 km al 6%), un GPM di terza categoria che farà una prima bella selezione. Una breve discesa porterà al momento topico della giornata con il GPM di seconda categoria di Suc au May (3,8 km al 7,7%). Questa salita potrebbe risultare il trampolino di lancio di qualche valoroso attaccante. Anche se il peggio sarà ormai alle spalle, non va sottovalutato il finale comunque insidioso, con gli ultimi 5000 metri in costante e leggera ascesa. Gli esperti delle Classiche sono chiamati all’appello. 

ALTIMETRIA

FAVORITI

Julian Alaphilippe è sicuramente l’esperto delle classiche più atteso in questa giornata che sembra disegnata a pennello per il francese della Deceuninck-Quick Step. La corazzata belga potrà contare anche sul giovane Remi Cavagna. Abbiamo dunque il campione olimpico Greg Van Avermaet (CCC), apparso sì in ottima forma, ma senza la possibilità di farsi vedere su un tracciato adatto alle sue caratteristiche. Questa è la giornata giusta. La formazione polacca avrà altre due valide alternative per una fuga da lontano come gli azzurri Matteo Trentin e Alessandro De Marchi.

Attenzione a Marc Hirschi (Team Sunweb), alla disperata ricerca del primato dopo un secondo e terzo posto degni di valore. Abbiamo dunque Wout Van Aert (Jumbo-Visma), mattatore della ripresa stagionale, e già a quota due vittorie in questa Grande Boucle. Parlando di fughe da lontano, sicuramente Thomas De Gendt (Lotto Soudal) è uno degli uomini simbolo di questo tipo di azioni. Mentre tra gli altri esperti di classiche troviamo sicuramente Peter Sagan (Bora-hansgrohe, Oliver Naesen (AG2R La Mondiale), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), se non Alexey Lutsenko (Astana).

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lisa.guadagnini@oasport.it

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Foto: Lapresse

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