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Roland Garros 2020, il tabellone e gli avversari di Jannik Sinner

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Jannik Sinner più simile a Paperino che a Gastone in sede di sorteggio? Sì, un po’ sì. Ancora una volta, quando si tratta di sorteggio Slam, la sorte riserva al 19enne altoatesino un ostacolo non semplice per il 1° turno. Dopo che agli US Open, Jannik aveva dovuto affrontare il russo Karen Khachanov (top-10), facendo un figurone visto quanto è accaduto nel corso del match, ora l’incrocio è con il belga David Goffin, numero 12 del mondo. Sul red carpet di Parigi, dunque, Sinner dovrà giocare contro un tennista che gradisce la terra, giunto ai quarti di finale nel 2016 e agli ottavi di finale nel 2018 e nel 2012.

Un test molto probante per il giovane azzurro, che per la prima volta in carriera ha raggiunto gli ottavi di un Masters 1000: il riferimento è agli Internazionali d’Italia 2020, con l’amara sconfitta contro Grigor Dimitrov. La partita si presenta complicata non solo per le qualità dell’avversario, ma anche per la superficie. Il gioco dell’italiano, probabilmente, è più adatto ai campi veloci. Non è un caso che i due si siano già affrontati sul cemento quest’anno, prima dell’interruzione dovuta alla pandemia a Rotterdam (Olanda), dove il classe 2001 si tolse la soddisfazione di sconfiggere Goffin per 7-6 (7) 7-5. Questa però è una storia diversa per tutto il contesto, quindi staremo a vedere.

Se Jannik dovesse riuscire nell’impresa, si ritroverebbe il vincente della sfida tra il francese Bonzi e il finlandese Ruusuvuori e con quest’ultimo vi è già stato un precedente poco lusinghiero: l’incontro nel Challenger a Canberra in questa stagione, con la vittoria per 6-3 6-4 in favore del nordico. Dovesse prendersi la rivincita, ci potrebbe essere sulla sua strada l’eccentrico francese Benoit Paire, che non si sta distinguendo per lucidità in quest’ultimo periodo, ricordando tra l’altro quanto accaduto a Roma proprio nel match di primo turno contro Sinner, giocato in maniera decisamente deludente dal transalpino. Un’avventura che potrebbe portare al nome di Alexander Zverev negli ottavi di finale, finalista degli US Open 2020. Indubbiamente, questo confronto sarebbe stuzzicante, ma ancor più ai limiti del’impossibile non solo per l’esperienza del teutonico, ma anche per i suoi quarti di finale raggiunti nel 2018 e nel 2019 a Parigi. Successivamente ci sarebbe lo scontro con chi ha vinto 12 volte questo torneo ovvero Rafael Nadal (n.2 del mondo) e qui il cerchio potrebbe davvero chiudersi, conoscendo le attitudini di quest’ultimo.

A quest’ultimo non resta che godersi lo spettacolo…

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse 

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