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MotoGP, Andrea Dovizioso: “Il nuovo asfalto ci può aiutare, penso che saremo più competitivi dell’anno scorso. Il mio futuro? Nessuna novità”

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Nonostante tutte le difficoltà nel gestire le nuove gomme posteriori, Andrea Dovizioso è comunque ancora pienamente in corsa per la conquista del titolo mondiale 2020 di MotoGP. Il trentaquattrenne forlivese occupa infatti la seconda posizione nella classifica iridata a soli tre punti da Fabio Quartararo. In tal senso, Misano potrebbe essere il crocevia per le ambizioni del veterano della Ducati, anche perché si correrà per due volte sulla medesima pista. Peraltro non è ancora chiaro quale sarà il futuro di Dovizioso. Lui ha assicurato di avere diverse offerte per il 2021 e nei giorni scorsi alcune speculazioni provenienti dalla Germania lo avevano dato in procinto di firmare per il Team Yamaha Petronas, dove avrebbe potuto sostituire Valentino Rossi. Tali voci sono state prontamente smentite da Razlan Razali, team manager della squadra. Dunque il futuro di Dovi resta un rebus, ma di sicuro lui è concentrato soprattutto sul presente. Queste le dichiarazioni rilasciate da Andrea durante la conferenza stampa del giovedì.

In primo luogo si è parlato del calendario estremamente compresso, riguardo al quale Dovizioso ha detto che “questo calendario strano e frenetico va bene, non è un grosso problema. Quattro giorni tra una gara e l’altra sono sufficienti per recuperare e scendere di nuovo in pista. È solo un’esperienza diversa rispetto al passato”.

Dopodiché si è parlato della sua stagione sinora. “Io non sono stato costante, ma è un discorso che vale per tutti. Non c’è proprio nessuno riuscito a tenere un rendimento solido, ci sono stati tanti alti e bassi per tutti in queste cinque gare. Qui a Misano ci sarà una novità, ovvero un asfalto nuovo, che porterà a una situazione completamente diversa. Penso che per noi possa essere un vantaggio rispetto all’anno scorso, quando abbiamo avuto enormi problemi con le gomme. Nel 2019 già dopo tre giri riscontravamo un pesante degrado ed eravamo molto lenti. Quindi credo di essere più competitivo rispetto a dodici mesi fa, ma sappiamo bene come quest’anno ogni gara faccia storia a sé. Aspetto con impazienza le prime libere per capire il nostro livello”.

Cosa ne pensa Dovizioso dell’idea di mettere un asfalto diverso nelle vie di fuga, che riduca il grip all’esterno delle curve? In questo modo sarebbe comunque garantita la sicurezza, ma chi esce di pista subirebbe un effettivo svantaggio. “Credo che sia un po’ difficile creare una situazione del genere. La mia opinione è che sarebbe meglio mantenere la stessa aderenza, come avviene in questo momento. Per me, come ho già detto nelle scorse settimane, l’ideale sarebbe cambiare le regole, non l’asfalto. È importante cambiare l’approccio dei piloti”.

A proposito di asfalto, durante i test delle settimane scorse c’è chi si è lamentato di forti vibrazioni nelle curve più veloci del tracciato. In Ducati c’è preoccupazione riguardo questa materia? “Ho parlato con alcuni piloti, ma non tutti hanno riscontrato le stesse reazioni. Forse è questione di moto che non si comportano allo stesso modo, o addirittura di assetti diversi. Sarà interessante vedere come andranno le cose nella parte veloce del tracciato e se la moto inizierà a muoversi troppo, allora la situazione diventerà difficile da gestire. Speriamo che non vada troppo male”.

Non potevano mancare le domande sul futuro. Non ho ancora nulla sul tavolo in ottica 2021, non ci sono novità, non ci sono notizie. Io sono in attesa e non devo neppure prendere una decisione adesso. Voglio solo concentrarmi sul lavoro da fare in questo 2020 e poi vedremo. Se è vero che la Honda potrebbe allestire una terza moto per me, come avvenuto nel 2011? Dico solo che sono aperto a tutti le possibilità. Nel prossimo mese succederà sicuramente qualcosa, ma l’unica certezza è che io non voglio restare in MotoGP tanto per fare presenza”.

Andrea si è rifiutato di rispondere a una domanda riguardo la ragione dell’addio alla Ducati, ovvero il conflitto con alcuni membri del team, a cui un giornalista ha collegato quanto detto Casey Stoner in un recente podcast riguardo al fatto che la Casa di Borgo Panigale fatichi a fidarsi dei propri piloti: “È meglio che non dica niente su questo argomento, almeno non ora” ha detto Dovizioso con un sorriso amaro.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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