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Motocross, GP Italia 2020: Tony Cairoli a caccia di soddisfazioni nel primo round a Faenza, Jeffrey Herlings il favorito?

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Potremmo chiamarla regola del trittico e nessuno avrebbe da ridire. Sì perché nel Mondiale 2020 di Motocross la fase post quarantena ha questa impostazione: dopo i tre eventi consecutivi andati in scena in Lettonia tra il 9 e il 16 agosto, ora il Circus dello sterrato su due-ruote si trasferisce al Monte Coralli di Faenza per il secondo trittico di round consecutivo, il primo dei tre previsti in calendario su suolo italiano (dal 27 settembre al 4 ottobre Mantova, poi dal 1° all’8 novembre a Pietramurata). Un campionato dunque che si deciderà per lo più nel territorio del Bel Paese e ciò non può che essere motivo d’orgoglio.

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Una motivazione in più per Tony Cairoli, sempre determinato a centrare il proprio decimo titolo in carriera. Il siciliano, in sella alla sua KTM, è stato capace di imporsi in questo 2020 nel secondo evento a Kegums (90ma firma assoluta nel Mondiale) e dovrà mettere nel mirino la top-3 per rafforzare la propria candidatura iridata. Il centauro nativo di Patti ha fatto vedere di esserci fisicamente, ma alcune partenze non felici gli sono costate molto in termini di riscontro finale, perdendo terreno da chi guida le fila del Mondiale. Tony, infatti, è terzo nella classifica generale insieme al sorprendente lituano Arminas Jasikonis a 50 lunghezze da Jeffrey Herlings. Secondo nella graduatoria è il detentore del titolo 2019 Tim Gajser (46 punti di distacco).

Herlings sarà il favorito anche al Monte Coralli? Probabilmente sì e TC222 (autore di una fantastica doppietta nel 2012 nell’ultima occasione iridata nella quale si è corso in terra emiliana) dovrà rasentare la perfezione per togliere certezze all'”Olandese volante”. Delle risposte, da questo punto di vista, sarà obbligato a fornirle anche Gajser, troppo incostante e falloso nel tris di appuntamenti in Lettonia, alternando manche di pregevole fattura ad altre da dimenticare per via di cadute e problemi tecnici (vedi gara-2 nell’ultimo GP, in cui si è dovuto ritirare). Pertanto, per lo sloveno, un po’ come detto per Cairoli, la necessità sarà quella di essere più continuo e di sbagliare il meno possibile perché l’unica arma per contrastare il neerlandese è questa. Oltre ai soliti noti, da osservare con attenzione lo spagnolo Jorge Prado, apparso in ripresa dopo alcuni problemi fisici, senza sottovalutare Glenn Coldenhoff, Jeremy Seewer, Romain Febvre e Gautier Paulin.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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