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Formula 1

F1, GP Toscana 2020: la Ferrari risale lentamente la china, cos’è cambiato rispetto a Monza? Leclerc porta ossigeno a Maranello

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Dopo le enormi difficoltà di Spa e Monza, la Ferrari sembra risalire la china al Mugello. Certo, troppo facile si potrebbe dire, dopo due fine settimana nei quali la scuderia di Maranello ha ritoccato, suo malgrado, i record negativi di tutti i tempi. Si sapeva che la pista toscana avrebbe potuto regalare un cambio di passo per la derelitta SF1000 di questa stagione e, effettivamente, qualche piccolo raggio di sole si è intravisto nel corso delle qualifiche del Gran Premio di Toscana 2020 della F1.

La millesima gara della storia della scuderia con il Cavallino Rampante si aprirà con Charles Leclerc in quinta posizione, mentre Sebastian Vettel si piazzerà solamente sulla quattordicesima casella della griglia. Per il monegasco il cronometro ha parlato di un 1:16.270 contro l’1:15.144 della pole position di Lewis Hamilton, mentre il tedesco non è andato oltre un 1:16.858 nella Q2. Distacchi notevoli nei confronti delle Mercedes (e anche di Max Verstappen), ma le scuderie rivali ora sono più vicine.

Cosa ha reso possibile questo aggancio? Il maggior carico aerodinamico che richiede la pista del Mugello ha dato una mano alla Ferrari. I lunghi rettilinei di Spa e Monza, infatti, hanno messo a nudo le criticità di una Power Unit che paga un gap di potenza enorme rispetto ai rivali (tutti) mentre tra Biondetti, Scarperia-Palagio, Casanova-Savelli e Arrabbiate, occorre avere percorrenza in curva. In questo modo, quindi, la Rossa ha potuto ridurre il gap, dato che la pista toscana ha un solo rettilineo. Lungo e importante, certo, ma unico.

Il livello della SF1000 è, e rimane, ancora ben lontano dal poter competere per vittorie o podi, ma quantomeno domani non sarà una chimera raggiungere la zona punti, perché tra Belgio e Monza la situazione oggettivamente era quella. Charles Leclerc, addirittura, ha saputo fare meglio della propria monoposto, piazzandola in quinta posizione. Se non commetterà errori al via (e l’imbocco della San Donato potrebbe mietere vittime a gruppo compatto) avrà modo di disputare una gara da protagonista, confidando che il passo gara non sia quello messo in mostra venerdì perché si trattava, senza mezzi termini, di un ritmo davvero insufficiente.

D’altro canto, poi, Sebastian Vettel sarà costretto alla grande risalita, su una pista nella quale non è facile sorpassare. il tedesco ha preso una sonora “scoppola” in qualifica dal compagno di team e proverà a tutti i costi a rifarsi, ma non sarà semplice. Vedremo se sceglierà di partire con le gomme medie (rispetto alle soft dei primi 10) per una strategia differente, ben sapendo che domani non dovrà sbagliare una virgola per emergere dalle sabbie mobili della coda del gruppo.

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Lapresse

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