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US Open 2020: Jannik Sinner e la voglia di stupire. La mina vagante del torneo

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L’impatto con la “bolla” di New York non è stato dei più positivi per Jannik Sinner. L’altoatesino ha perso dal connazionale Salvatore Caruso nelle qualificazioni del Masters 1000 di Cincinnati, che quest’anno si disputa sui campi dello US Open. Proprio il Major americano sarà il primo Slam post pandemia e sarà anche l’occasione di un pronto riscatto per l’attuale numero 75 del mondo, che vuole ben figurare sul cemento di Flushing Meadows.

Nell’ultima sconfitta ci sono anche tanti meriti di un Caruso che ha giocato molto bene e che ha dimostrato di essere in ottima forma, come fa notare il ko combattuto contro il serbo Filip Krajinovic. Un ko che servirà probabilmente a Jannik per ampliare il suo processo di crescita, perchè non deve essere certamente un passo falso a far cambiare i giudizi su un ragazzo che ha tutte le carte per arrivare molto in alto.

Va ricordato che Sinner tornava in campo dopo oltre un mese di pausa dalle sfide di esibizione a Berlino e forse ha pagato anche un po’ di mancanza del ritmo partita. Fondamentale per il giovane azzurro sarà ritrovare subito confidenza con i campi di New York, perchè le aspettative sono alte e le possibilità di far bene in un uno US Open molto particolare ci sono.

L’incertezza della lunga pausa e le assenze di molti giocatori importanti rendono certamente variabile l’esito dello Slam americano. Sinner ha dimostrato di poter battere chiunque sul cemento e di potersela giocare anche con eventuali Top-10, con l’altoatesino che potrebbe trasformarsi in una mina vagante. L’obiettivo è quello di fare maggior strada possibile, pensando di partita in partita, senza mettersi troppa pressione, con la consapevolezza di chi ha davvero tutto per costruire un sogno.

 

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Foto Shutterstock

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