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US Open 2020, il borsino dei favoriti: Novak Djokovic sopra tutti, Tsitsipas, Medvedev e Thiem in seconda fila

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Con l’avvicinarsi degli US Open, è tempo anche di verificare anche le effettive chance dei favoriti per la vittoria finale in quello che, nei fatti, è diventato il secondo Slam dell’anno. A Flushing Meadows, in 128 andranno alla caccia del trofeo che, l’anno scorso, è stato di Rafael Nadal, che però non potrà difenderlo a causa della scelta di privilegiare il Roland Garros e anche la propria sicurezza personale, non gradendo il viaggio là dove, attualmente, di problemi con il coronavirus ce ne sono molti (anche se sono minori nell’area di New York(.

Andiamo a vedere un breve elenco dei giocatori che possono vincere il torneo.

NOVAK DJOKOVIC *****
Il favorito naturale. Il numero 1 del mondo, senza Nadal e Federer nei dintorni, apparentemente ha strada libera verso il diciottesimo Slam. Oltretutto, sembra essere davvero in forma, dopo essersi lasciato alle spalle tutte le polemiche e situazioni derivate dall’Adria Tour. Il tabellone, peraltro, gli è anche amico: solo il britannico Kyle Edmund potrebbe creargli qualche leggero grattacapo, nel caso in cui ritornasse alla condizione di qualche stagione fa. Verosimilmente di problemi non ne avrà fino ai quarti, e l’impressione è che, a prescindere dall’esito del Western & Southern Open, sia difficile trovargli un vero rivale.

STEFANOS TSITSIPAS ****
Le annotazioni da fare sul greco sono due: la prima è che si tratta, pur sempre, del Next Gen che è andato forse più vicino di tutti a guastare i piani dei Big Three e di Dominic Thiem, che Next Gen non è più da un bel po’, essendo diventato una certezza anche fuori dal rosso, mentre la seconda è che può tirare un sospiro di sollievo. Questo perché, stavolta, il canadese Milos Raonic dalle sue parti non ci si trova, il che dopo due sconfitte pesanti in Australia e a New York versione Masters 1000, gli sarà gradito. Eccettuato lo scontro di terzo turno con il croato Borna Coric, la semifinale dovrebbe essere affar suo.

DOMINIC THIEM ****
Punto a favore dell’austriaco: essendo numero 2 del seeding, può fare a meno di pensare a Djokovic fino alla finale. Punto a sfavore: la pesantissima sconfitta con il serbo Filip Krajinovic all’esordio. Non si sa se le ambizioni possano essere ridimensionate, o se semplicemente Thiem punti di più a fare bene sulla terra rossa, ma sta di fatto che a Flushing Meadows avrebbe un ottimo motivo per andare avanti: i tanti punti da guadagnare. Sarebbe molto bello vederlo sfidare il canadese Felix Auger-Aliassime agli ottavi.

DANIIL MEDVEDEV ****
Il russo ha più che legittime ambizioni di arrivare di nuovo in finale. L’anno scorso solo Nadal gli ha impedito di fregiarsi del titolo di re dell’estate americana, visti i risultati ottenuti, e nessuno sa cos’avrebbe fatto quest’anno in condizioni normali. Intanto si è preparato con buoni risultati nel Masters 1000 ancora in corso sui campi newyorkesi, anche se ha subito la rimonta dello spagnolo Roberto Bautista Agut. Le attese sono tutte incentrate su due partite: quella (eventuale) contro il bulgaro Grigor Dimitrov negli ottavi e quella, fatti i dovuti scongiuri, con Matteo Berrettini nei quarti.

ALEXANDER ZVEREV ***
Teoricamente sarebbe un favorito da quattro stelle, ma la sconfitta con Andy Murray preoccupa e non poco. Il problema, ovviamente, non è Murray, la cui qualità rimane indubbia anche dopo tutti i guai passati, ma uno stato di forma che non è apparso proprio il migliore di questo mondo. Per di più, un primo turno con il sudafricano Kevin Anderson, finalista qui nel 2017, forse se lo sarebbe risparmiato volentieri.

MATTEO BERRETTINI ***
I sogni non costano nulla. I tabelloni, però, sì. E quello del romano, chiamato alla difficile impresa di ripetere la semifinale, non è propriamente facile. Le trappole possono arrivare fin dal terzo turno, con il finlandese Emil Ruusuvuori che lo ha impegnato molto recentemente o con il norvegese Casper Ruud che l’anno scorso ha sfruttato una delle sue peggiori giornate al Roland Garros. In tanti aspettano il quarto con Medvedev, ma prima c’è Andrey Rublev, e il russo, con Matteo, un conto aperto ce l’ha. Certo, riuscisse a entrare in forma nel momento giusto, il numero 1 d’Italia potrebbe davvero dare soddisfazioni.

ROBERTO BAUTISTA AGUT ***
Attenzione allo spagnolo. Delle sue 16 finali ATP, nove sono arrivate sul veloce outdoor, e nel 2019 ha svoltato anche a livello Slam con i quarti a Melbourne e la semifinale a Wimbledon. E, alla ripresa, si è dimostrato pronto. Potrebbe andare molto avanti, ma deve stare attento a due ostacoli: uno è Tennys Sandgren al primo turno, dell’altro si parla subito sotto.

MILOS RAONIC **
Di tutti gli outsider, forse è quello che più può sorprendere. Sì, ci sono tanti altri giocatori, i vari Goffin, Dimitrov, Khachanov e via dicendo, ma quello che sta facendo vedere Raonic nel Masters 1000 newyorkese è un vero e proprio atto di rinascita. Se riuscirà a mantenere questa forma, potrebbe diventare pericolosissimo per tutti. Fatto da non dimenticare: lui una finale Slam l’ha già giocata. Battendo Roger Federer a Wimbledon. Sa come si fa.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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