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Tennis, Masters 1000 Cincinnati 2020: Salvatore Caruso lotta, ma deve cedere a Filip Krajinovic nel primo turno

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Merita l’onore delle armi Salvatore Caruso al termine del match valido per il primo turno del Masters 1000 di Cincinnati di tennis, nell’insolita sede a New York. Il siciliano, proveniente delle qualificazioni e giustiziere di Jannik Sinner, si è dovuto arrendere al serbo Filip Krajinovic (n.32 del mondo) con lo score di 7-5 6-4. Una partita molto dura, su scambi da fondo logoranti nei quali il siciliano ha lottato sempre, dovendo fare i conti con la stanchezza del terzo match in tre giorni e un servizio che in questo confronto non è stato così efficace, come i 9 doppi falli al termine evidenziano. Vince dunque il balcanico che nel prossimo turno affronterà il n.3 del mondo Dominic Thiem.

Nel primo set l’avvio di Caruso è all’insegna delle occasioni mancate: tre palle break non sfruttate dall’azzurro, anche per la bravura dell’avversario in battuta, e break subito nel gioco successivo per qualche errore di troppo. Il n.100 del ranking ha il merito di rimanere aggrappato alla frazione e il controbreak arriva immediatamente con alcuni colpi da fondo molto profondi e penetranti. La sfida si sviluppa sul filo dell’equilibrio e Salvatore deve rammaricarsi per la chance non concretizzata nel settimo game. Krajinovic, infatti, eleva il livello del suo tennis e prima fallisce due set-point nel decimo e poi chiude nel dodicesimo gioco, strappando il servizio al nostro portacolori. Da notare i 5 ace del parziale firmati dal serbo e i 5 doppi falli dell’italiano.

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Nel secondo set il siciliano dà libero sfogo al proprio braccio e conquista il break in apertura, confermandolo nel secondo gioco, dopo aver salvato una palla break. Caruso tiene botta fino al sesto game, quando il n.32 del ranking la spunta al termine di un gioco molto lungo. L’impatto psicologico è pesante su Salvatore che deve fare i conti con un parziale di 3-0 game a zero e Krajinovic a servire per il match. Il siciliano non molla, annulla ben tre match-point e conquista il controbreak, tentando di prolungare il confronto. La spia della riserva è accesa e al sesto tentativo il balcanico piega sul 6-4 il nostro portacolori, chiudendo con 10 ace e il 73% dei punti vinti con la prima di servizio, mentre l’azzurro ottiene solo il 55% con questo fondamentale.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto LPS/Gabriele Menis

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