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Superbike, GP Portogallo 2020: Scott Redding e la Ducati a caccia di conferme nel “giardino” di Rea a Portimao

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E dopo la Spagna è la volta del Portogallo. Il Mondiale Superbike 2020 fa rotta verso l’Autodromo Internacional do Algarve a Portimao. Su uno dei layout più tecnici del calendario iridato, i piloti sono pronti a sfidarsi e a regalare altre emozioni.

Scott Redding e la Ducati lanciano la loro sfida. Il debuttante britannico si presenta ai nastri di partenza con 24 lunghezze di vantaggio sul nord-irlandese Jonathan Rea (Kawasaki), avendo conquistato la sua prima vittoria di manche nella categoria (gara-1) e concesso il bis in gara-2 a Jerez de la Frontera. C’è tanta fiducia nell’ARUBA.IT Racing – Ducati, ricordando la doppietta della seconda manche andalusa, cosa che alla scuderia di Borgo Panigale mancava da Assen 2012. L’anno scorso in terra lusitana la Panigala V4 R colse il successo in gara-2 con lo spagnolo Alvaro Bautista e Scott vuole incrementare il proprio bottino su di una pista su cui però i suoi riferimenti non sono molti. Sarà infatti il primo fine settimana di gara a Portimao per lui, ma si può affermare che l’affinità con il circuito portoghese ci sia, riportando alla mente gli ottimi riscontri nei test a gennaio quando Redding ottenne il secondo tempo più veloce alle spalle del turco Toprak Razgatlioglu.

La Rossa però dovrà fare attenzione alla voglia di riscatto di Rea. In Spagna il pilota della Kawasaki ha avuto delle prestazioni un po’ altalenanti: in testa in gara-1, vincitore della Superpole Race e solo sesto in gara-2. Non accadeva da Laguna Seca 2014 che Johnny non centrasse la top-5. Tuttavia, se c’è una pista sulla quale il campione del mondo in carica può ritrovare il giusto feeling questa è Portimao, dato che su questo circuito può contare sul maggior numero di vittorie (nove), il maggior numero di podi (17) e condivide con Tom Sykes il record di pole (tre). Attenzione però al citato Razgatlioglu. Il pilota del PATA YAMAHA WorldSBK Official Team ha già portato a casa quattro podi, conquistando la sua prima vittoria di manche in Australia e non fosse stato per due problemi tecnici avrebbe più punti dei 66 attuali (a 32 lunghezze da Redding). Come detto, il turco è stato molto veloce nei test su questo tracciato e quindi merita la giusta considerazione anche per l’ottimo feeling con la sua moto.

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Per quanto concerne il resto della truppa, il Team HRC dovrà capire la consistenza della Honda con lo spagnolo Bautista ancora in cerca di una messa a punto ideale, mentre ci si attendono delle conferme da Michael Ruben Rinaldi e da Marco Melandri. Il quarto posto di gara-2 a Jerez ha fatto capire che il rendimento del pilota italiano del Team GOELEVEN è piuttosto alto, mentre per Macho un po’ di ruggine va tolta, essendo stato catapultato sulla Ducati del Team Barni visti i problemi fisici di Leon Camier. Melandri ha fatto vedere, comunque, ottime cose in Spagna, centrando due top-10 e su una pista che in carriera gli ha regalato due vittorie le intenzioni sono quelle di far bene.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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