Nuoto, Simona Quadarella sconfitta, c’è da preoccuparsi? Preparazione non adeguata e altre priorità, ma nessun dramma

Non vi sono dubbi che una delle notizie del giorno di questa ripresa delle gare di nuoto, grazie all’edizione 2020 del Trofeo Settecolli, sia stata la sconfitta di Simona Quadarella: la campionessa del mondo dei 1500 stile libero è stata battuta da una strepitosa Martina Caramignoli in questa specialità, capace di sbriciolare il proprio primato, abbattendo il muro dei 16′, e di imporsi in 15’56″06.

Una prestazione quella di Quadarella (16’03″69) che quindi alimenta preoccupazione? Decisamente no. In questo caso il cronometro conta fino a un certo punto. La romana ha vissuto questa fase di quarantena in maniera particolare, dedicandosi allo studio e anche agli sponsor. Lei, già con il pass olimpico in tasca, non aveva molto da dimostrare in questo 2020 e quindi per lei l’evento è stato un’occasione per ritrovare le sensazioni in vasca, piuttosto che per ribadire di essere la migliore. Simona, infatti, il suo obiettivo ben chiaro in mente ce l’ha e sono le Olimpiadi, così lontane ancora, ma nello stesso tempo da programmare a puntino perché il 100% lo si dovrà a dare in quel contesto.

Certo, perdere è sempre un dispiacere e Caramignoli già si era imposta negli 800 stile libero nei campionati regionali, a dimostrazione di un ottimo stato di forma. Pertanto, fare di questa battuta d’arresto un dramma è un po’ fuori luogo perché ogni atleta, in questa fase, ha reagito a modo suo al lockdown e quindi giusto annotare i tempi, ma in caso di riscontro negativo non serve dipingere scenari funerei, ignorando quali possano essere le specificità.

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Simona le ambizioni non le ha certo perse, al pari della fame di vittoria, ma nello stesso tempo una fase di ritorno alla normalità graduale può essere anche di giovamento per chi da settembre dovrà sorbirsi carichi mica da ridere in vista della stagione più importante della propria carriera.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse