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MotoGP, GP Austria 2020: analisi prove libere. Duello KTM-Ducati, Valentino Rossi bene sul passo gara ma…

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E’ andata in archivio una prima giornata di prove libere in Austria, quarto round del Mondiale 2020 di MotoGP, in cui la pioggia nella seconda sessione ha rovinato i piani di tanti piloti e pertanto sono state le FP1 a dare un quadro della situazione, valido anche per la classifica combinata.

Ebbene, si è confermato il fatto che la KTM sul tracciato di casa vada molto forte. La moto austriaca, protagonista nell’ultimo fine settimana a Brno (Repubblica Ceca), ha fatto la voce grossa con lo spagnolo Pol Espargaro. L’iberico ha fermato i cronometri sull’1’24″193, dando prova del feeling con la sua moto e di una stabilità notevole. Certo, parliamo solo di un turno, ma di fatto quanto mostrato da Pol è la conferma che la KTM è temibile in vista di quel che sarà e probabilmente, se vi dovessero essere condizioni d’asciutto domani, anche il sudafricano Brad Binder potrebbe unirsi alla festa e allora saranno guai per tutti.

Parli d’Austria e pensi inevitabilmente alla Ducati. La “creatura” di Borgo Panigale ha ottenuto quattro successi in altrettante edizioni disputate sul Red Bull Ring. Le grandi accelerazioni ben si sposano con la potenza del motore della D16 e soprattutto Andrea Dovizioso pare essersi ritrovato. Puntuale in frenata, il forlivese ha stampato il secondo crono di oggi a 0″185 dalla vetta e ha detto chiaramente di esserci. Bisognerà continuare a lavorare, ma sembra decisamente tutta un’altra musica e per le qualifiche e la gara non si potrà non considerare il centauro italiano, due volte a segno in questo appuntamento (2017-2019).

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E la Yamaha? Il migliore è stato Franco Morbidelli, che non disdegna il layout: un quinto tempo per il Morbido a 0″395 dalla vetta a dimostrazione che il feeling con la M1 del Team Petronas è più che buono. Non sarà comunque un weekend facile per la scuderia di Iwata, perché tradizionalmente la potenza del propulsore è un grosso handicap. Tuttavia, un po’ come accaduto altrove, potranno essere le gomme a fare la differenza. Da questo punto di vista, Valentino Rossi dovrà ancora lavorare per riuscire a scalare la classifica e quantomeno centrare l’obiettivo Q2. Il campione di Tavullia si è classificato in 13ma posizione, mentre Maverick Vinales ha concluso 11° e Fabio Quartararo 10°. Yamaha quindi che, come detto, fa fatica, ma più sulla prestazione singola, che sul passo gara. E’ questo quanto detto da Valentino al termine delle prove ed è quello che si è notato in pista. I 686 millesimi di ritardo dal vertice sono frutto di una prestazione sul giro singolo non eccellente ed è chiaro che il “Dottore” confidi in un meteo favorevole, in modo da poter ottenere un tempo sufficiente per la top-10 e di evitare di dover cominciare dalla Q1.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Hazrin CRIC / Shutterstock.com

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