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MotoGP, Andrea Dovizioso-Ducati: patto Mondiale. Appianare le divergenze per credere nell’iride

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Vincere aiuta a vincere. Si scopre l’acqua calda, ma è evidente che imporsi alimenti l’ambizione e la voglia di replicare. E’ questo il sentimento che Andrea Dovizioso sta provando a Spielberg (Austria), sede di un convulso GP. Una prova nella quale i momenti di tensione non sono mancati: il pauroso incidente tra Franco Morbidelli e il francese Johann Zarco e le conseguenze che miracolosamente non ci sono state tra i diretti interessati e i due piloti della Yamaha Maverick Vinales e Valentino Rossi sono tra i tratti caratterizzanti di questo round in Stiria.

A regalare un sorriso in una domenica nella quale i momenti di paura non sono mancati, citando anche quanto è accaduto con il malese Hafizh Syahrin in Moto2, è stato Andrea Dovizioso. Il forlivese ha ritrovato se stesso e l’ha fatto all’indomani dell’annuncio di addio alla Ducati. Dopo otto anni le strade del “Dovi” e della Rossa divergeranno, ma vista la posta in palio così alta cercare di mettere da parte le frizioni fino al 2020 è cosa buona e giusta.

Sì, perché quest’oggi, sul Red Bull Ring, Andrea ha dimostrato di avere una marcia in più, gestendo i momenti critici della corsa e facendo la differenza soprattutto in frenata. Il layout austriaco, da questo punto di vista, si è confermato un feudo ducatista, visto che per la quinta volta in altrettante edizioni la squadra di Borgo Panigale può festeggiare il successo da quando si corre su questo circuito. Per Dovizioso, invece, è la vittoria numero 3 in Stiria e le sole undici lunghezze di distacco dal francese Fabio Quartararo ingolosiscono.

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La M1 ha messo in mostra tutte le sue difficoltà su questo tracciato da grandi accelerazioni e frenate. Soltanto Valentino Rossi ha un po’ salvato capre e cavoli, giungendo quinto, ma Quartararo e Vinales sono letteralmente affondati in ottava e decima piazza. “L’allergia” della M1 a questa pista, dunque, è un fattore da considerare visto che nel prossimo weekend si gareggerà ancora in terra austriaca e Ducati ne potrebbe approfittare perché “Dovi” c’è e, sgravato anche dalla questione contrattuale, potrebbe mettere insieme un tesoretto di punti, approfittando dell’assenza di Marc Marquez.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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