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Ciclismo

Milano-Sanremo 2020: Peter Sagan per sfatare la maledizione della Classicissima

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Sabato Peter Sagan sarà al via della Milano-Sanremo per la decima volta in carriera. La Classicissima, sulla carta, sembrerebbe una gara su misura per l’asso slovacco, eppure il tre volte iridato non l’ha ancora mai conquistata. L’alfiere della Bora-Hansgrohe, al massimo, può vantare due secondi posti, raccolti nel 2013, quando fu fulminato allo sprint dal tedesco Gerald Ciolek, e nel 2017, quando a beffarlo, invece, fu Michal Kwiatkowski. Dopo un decennio passato a inseguirla invano, ormai, la Sanremo sembra decisamente stregata per Sagan.

Lo slovacco non ha mai fatto mistero di voler sfatare, prima o poi, la maledizione che lo perseguita. Però, quest’anno, arriva alla Classicissima decisamente a fari spenti. Dopo l’infortunio patito al Tour de France 2018, Peter non sembra più lui. Dal 2019 ad oggi ha vinto appena quattro corse e in questo 2020 è ancora a bocca asciutta. Il ritorno in gara alla Strade Bianche di sabato scorso, inoltre, è stato tragico. Il fuoriclasse della Bora non si è mai fatto vedere e non ha nemmeno portato a termine la gara.

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La concorrenza è tanta e agguerrita, mentre lui sembra quasi disinteressato. In una recente intervista a Bicisport ha dichiarato di non sapere nemmeno chi saranno i suoi avversari alla Milano-Sanremo. Frase che, verosimilmente, fa parte del personaggio, ma in questo periodo per lui opaco viene difficile distinguere una semplice battuta da un campanello d’allarme. Agli appassionati di ciclismo non resta che sperare che Sagan stia facendo un po’ di pretattica in vista della Classicissima, così da poter scaricare la pressione sulle spalle di altri e correre senza tutti gli occhi puntati su di sé.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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