Seguici su

Formula 1

F1, la rinascita inattesa della Ferrari. Leclerc sorpreso, perché è sbocciata la SF1000

Pubblicato

il

Charles Leclerc ha concluso il Gran Premio del 70° Anniversario in quarta posizione. Un risultato assolutamente inatteso per tutti, poiché è andato persino oltre le più rosee aspettative sia del pilota monegasco che della Ferrari. Dunque, come è stato possibile ottenere questo piazzamento che “vale come una vittoria”, riprendendo le parole del ventiduenne del Principato? Proviamo a spiegarlo.

Innanzitutto va detto che una ragione precisa e chiara non c’è. È stato lo stesso Leclerc a dirlo nel post-gara, affermando di non “sapere da dove abbiamo trovato queste performance”. Infatti nel finale Charles ha tenuto a lungo il ritmo di Valtteri Bottas, qualcosa di davvero fantascientifico in questo 2020. Probabilmente un mix di fattori ha aiutato la SF1000 a trovare una buona competitività, poiché la Rossa è cresciuta di rendimento persino rispetto alle giornate di venerdì e sabato.

Al riguardo va sottolineato come quest’oggi l’asfalto fosse molto caldo, più di domenica scorsa e anche più di sabato, quando non c’era il Sole. Questa situazione, unita alla pressione delle gomme differente rispetto al Gran Premio di Gran Bretagna, ha aiutato la Ferrari a trovare un assetto efficace per affrontare le curve a lunga percorrenza che caratterizzano la pista di Silverstone. Tale spiegazione preliminare è stata fornita dal team principal del Cavallino Rampante Mattia Binotto.

Dunque, la Scuderia di Maranello è stata aiutata dalle condizioni ambientali. Arriva pertanto l’ennesima conferma di una situazione già risaputa da settimane. La SF1000 è una vettura in cui c’è del buono, ma è difficilissimo trovare il modo di sfruttarlo al meglio. Quest’auto ha una “finestra di efficacia” spessa tanta quanto la lama di un coltello, il che la rende difficilissima da individuare e da mantenere. Al tempo stesso, se aggiungiamo che la monoposto è letteralmente meteoropatica, poiché soggetta a notevoli variazioni di rendimento a seconda delle condizioni atmosferiche, il quadro è completo. L’attuale Ferrari è un rompicapo, risulta illeggibile persino per gli stessi piloti e riserva sorprese in negativo o in positivo a seconda dei cambiamenti che si verificano. Oggi, per fortuna, è stato pescato un jolly.  È brutto dirlo, ma non c’è nulla di pianificato in tutto questo. Siamo al “che Dio ce la mandi buona”. Domenica 9 agosto, le divinità della Formula Uno hanno voluto aiutare il Cavallino Rampante nel giorno del GP del 70° Anniversario.

[sc name=”banner-app-2020″]

Però quantomeno una certezza c’è. Bisogna sottolineare come Leclerc abbia una certa dose di merito in questo risultato. Lui è la stella polare del team in questo momento. Il monegasco ha saputo gestire alla perfezione gli pneumatici, riuscendo a completare la gara effettuando un unico pit-stop, un’autentica impresa che sembrava difficilmente realizzabile. Avere un talento del genere in casa sicuramente è fondamentale per cercare di sfruttare i momenti favorevoli alla SF1000, come avvenuto oggi.

[sc name=”banner-article”]

CLICCA QUI PER TUTTE LE NOTIZIE DI FORMULA 1

paone_francesco[at]yahoo.it

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: La Presse

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *