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Ciclismo, quali scenari per i Mondiali 2020? Si possono recuperare in Italia? Tutte le possibilità

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Si riusciranno a disputare regolarmente i Mondiali 2020 di ciclismo? La rassegna iridata non andrà in scena ad Aigle-Martigny come da programma originario, la Svizzera non prevede la possibilità di ospitare eventi sportivi aperti al pubblico prima del 1° ottobre e oggi l’UCI si è trovata costretta a cancellare la kermesse in terra elvetica. Si potrebbe recuperare la rassegna iridata in un’altra località, ma dove? Chi potrebbe sobbarcarsi la responsabilità e l’onere di organizzare un evento di questa portata in poco più di un mese? Una decisione definitiva dovrebbe arrivare entro la fine di agosto, la data della prova in linea maschile è domenica 27 settembre (verosimilmente, in caso di “recupero”, si recupererebbero solo le prove in linea e le cronometro delle categorie elite, mentre le corse giovanili verrebbero cancellate).

Stamattina la Gazzetta dello Sport parlava della suggestione di un Mondiale in Italia ma Renato Di Rocco, Presidente della Federciclismo, è stato molto chiaro ai microfoni di tuttobiciweb: “Per l’Italia non ci sono possibiliità perché non ci sono i tempi e poi per i costi elevatissimi di una rassegna iridata. Anche in caso di mondiali light, parliamo di milioni di euro che in questo momento nessuna Regione è in grado di spendere“. Dunque il sogno di vedere la lotta per le maglie arcobaleno sulle strade di Veneto o Emilia-Romagna è davvero impossibile? Ne sapremo di più nelle prossime settimane, ma anche il CT Davide Cassani si è detto pessimista ai microfoni della Rai.

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Altre ipotesi concrete? Al momento non ci sono candidature, l’UCI ha però specificato di volere un percorso duro come sarebbe stato quello di Aigle-Martigny e di voler rimanere in Europa. Arriveranno proposte dalla Francia (dove si disputerranno anche gli Europei), oppure da Spagna, Germania, Gran Bretagna, Belgio, Olanda? Si aspetta al varco ma questa tormentata stagione rischia di perdere uno degli appuntamenti sacri del calendario ciclistico, la pandemia ha mietuto (o sta per mietere) una nuova vittima illustre in ambito sportivo.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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