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Tennis, WTA Palermo: i precedenti. Due successi per Errani, uno a testa per Pennetta e Vinci. Cinquina Medina Garrigues

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Quest’anno il torneo WTA di Palermo giunge alla propria trentunesima edizione, parte di una storia che comincia nel 1988, vive nella tradizione del luglio del circuito femminile e prosegue per questa che, nei fatti, si trasforma in un’edizione dai tantissimi significati.

La prima edizione dell’evento si tiene nel 1988, ma questa e la successiva fanno parte del circuito minore; la WTA accoglie Palermo in calendario a partire dal 1990, dopo le vittorie della lussemburghese Karin Kschwendt e dell’australiana Janine Thompson nelle finali su Marzia Grossi e Laura Golarsa. In quel 1990, il successo è della tedesca Isabel Cueto sull’austriaca Barbara Paulus. Il 1991 segna l’avvento di una delle più significative giocatrici degli Anni ’90, la francese Mary Pierce, che vince a 16 anni il primo torneo in carriera per 6-0 6-3 su Sandra Cecchini e si ripete l’anno dopo sull’olandese Brenda Schultz, ma non fa tris perché, nel 1993, la batte la ceca Radka Bobkova.

Il 1994 e il 1995 vedono l’uno-due di Irina Spirlea (prime due gioie dell’intera carriera): la rumena, numero 7 del mondo nel 1997 e semifinalista in quell’anno agli US Open, nel primo successo deve faticare ancora contro Schultz, poi, nel secondo, ha meno problemi con la tedesca Sabine Hack, che poi perde anche la finale del 1996 contro l’austriaca Barbara Schett (oggi nota per essere volto di Eurosport con Mats Wilander, ma capace in carriera di issarsi fino al numero 7 del mondo). Il 1997 parla di nuovo francese, anche se Sandrine Testud, che batte la russa Elena Makarova (poi coach di Margarita Gasparyan) ha da tanti anni un bel legame con l’Italia, tanto da aver sposato il suo allenatore Vittorio Magnelli, da cui ha avuto due figlie.

Il 1998 vede trionfare la svizzera Patty Schnyder, altra grande protagonista per lungo tempo, contro Schett, mentre l’anno dopo, alla sua prima finale WTA, la russa Anastasia Myskina fa brillare quella stella che l’avrebbe portata a vincere il Roland Garros cinque anni dopo, rimontando la spagnola Angeles Montolio. Dopo la vittoria della slovacca Henrieta Nagyova sulla bulgara Pavlina Nola, il 2001 vede la discesa del torneo, che dal 1993 era diventato Tier IV, nella categoria Tier V che l’aveva già ospitato nel periodo 1990-1992. Proprio nel 2001 nasce l’era di Anabel Medina Garrigues: la spagnola detiene il record di vittorie in Sicilia, cinque. Ben tre di esse arrivano per 6-4 6-4, quella iniziale nel derby contro Cristina Torrens Valero, quella del 2004 contro Flavia Pennetta e quella del 2006 contro Tathiana Garbin. Solo il 2005 (con torneo di nuovo Tier IV) ha esito diverso: 6-4 6-0 sulla ceca Klara Koukalova, come pure il 2011 (6-3 6-2 alla slovena Polona Hercog).

Nel frattempo, nel 2002 vince l’argentina Mariana Diaz Oliva sulla russa Vera Zvonareva, e nel 2003 la futura numero 1 mondiale Dinara Safina batte la slovena Katarina Srebotnik, poi nota per i suoi successi in doppio. Del 2007 è la finale più netta, con l’ungherese Agnes Szavay che si libera senza problemi della tedesca Martina Muller per 6-0 6-1, e poi, nel 2008, dopo vent’anni, è Italia. Sara Errani vince il suo primo torneo WTA sconfiggendo l’ucraina Mariya Koryttseva, e torna in finale l’anno dopo, con il passaggio all’unitaria categoria International; stavolta è Flavia Pennetta a prendersi la vittoria, perdendo però la finale dell’anno successivo con l’estone Kaia Kanepi.

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Il 2012 vede il secondo successo di Sara Errani, in finale sulla ceca Barbora Zahlavova Strycova (oggi solo Strycova), ma l’anno dopo c’è la sua sconfitta contro Roberta Vinci. Dopo anni di problemi economici, però, il torneo decide di cedere la licenza a Kuala Lumpur, in Malesia; la situazione permane fino al 2017, quando una serie di circostanze fa sì che il torneo torni in Sicilia a partire dal 2019. E l’ultima vincitrice è svizzera: Jil Teichmann, sull’olandese Kiki Bertens.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse / Olycom

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