Ciclismo, Mads Pedersen: “So di avere molta pressione sulle spalle, ma voglio onorare la maglia iridata”

Nel settembre 2019 Mads Pedersen si è laureato campione del mondo di ciclismo su strada nell’edizione svoltasi nello Yorkshire. A distanza di dieci mesi da quell’emozionante successo, il corridore danese guarda con ottimismo ed entusiasmo alla ripresa della stagione, convinto di poter ambire a numerosi altri traguardi.

Raggiunto da uno sparuto gruppo di giornalisti tramite una videochiamata su Zoom, Pedersen ha parlato innanzitutto del significato che ha per lui vestire la maglia iridata: “Non devo dimostrare a nessun altro che io merito quella maglia. Ho vinto quel giorno e l’ho meritato. Le persone mi chiedono se sento la pressione ma, ad essere onesti, so di averne molta sulle mie spalle. Per essere chiari al 100%, colui che più di tutti vuole sfoggiare questa maglia e il suo rispetto per essa sono io. Voglio mostrare quanto è bella, voglio onorarla, voglio dimostrare che la merito“.

Il ventiquattrenne della Trek-Segafredo è consapevole che non potrà essere sempre sotto la luce dei riflettori, ma in diverse circostanze dovrà vestire i panni del gregario per agevolare la vittoria di un compagno di squadra: “Quando la gente mi critica per aver lavorato per Richie Porte al Tour Down Under o per non provare ad essere protagonista in prima persona, a me non importa. Non è un mio problema. Io so quello che faccio e voglio farlo a modo mio. Se indosso quella maglia e raggiungo i risultati ai quali ambisco nessuno può sentirsi deluso”.

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Riguardo al periodo di lockdown, Pedersen è convinto che possa averlo aiutato a migliorare: “Certamente è un peccato aver perso buona parte della stagione in maglia iridata, ma è accaduto e non posso cambiarlo. Sono pronto a ritornare a correre, ho fatto un ottimo allenamento negli scorsi mesi e sono in forma. Mentalmente ho imparato tante cose in quest’ultimo periodo. Ho imparato a stare più focalizzato su me stesso e a credere di più in ciò che faccio”.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse