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Atletica, Meeting di Savona 2020: Tortu c’è, Jacobs anche. Iapichino e Fabbri non si fermano. L’alto donne non decolla

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Doveva essere il meeting della sfida tra uomini jet tra Filippo Tortu e Marcell Jacobs, si è trasformato in una festa meravigliosa di una ritrovata atletica italiana, il Memorial Giulio Ottolia che si è disputato ieri pomeriggio a Savona. La sfida sui 100 c’è stata ed ha sancito il 3-1 per il milanese ai danni di un Jacobs che sembra proprio perdere vigore quando è opposto all’amico rivale. Il 26enne nato a El Paso arrivava in Liguria forte del 10″21 fatto segnare domenica scorsa e il 10″19 della semifinale lasciava presagire grandi cose ma, ancora una volta, Tortu ha mostrato di avere qualcosa in più, azzeccando, a differenza del debutto a Rieti, la partenza e tenendo a bada il rivale fino al traguardo. Un 10″12 che può soddisfare eccome il finalista iridato ma, al di là di una sconfitta che brucia, anche Jacobs a 10″14 può essere soddisfatto del riscontro cronometrico, così come Fausto Desalu, che ha chiuso con il personale a 10″22, aumentando ulteriormente il volume tecnico della velocità azzurra.

E’ stato il meeting di Larissa Iapichino che ha festeggiato in anticipo il diciottesimo compleanno con una misura di livello mondiale, 6.80, fatta segnare in apertura e a soli 17 anni e condendola con una serie di salti di assoluta qualità in una serie chiusa con un 6.50 che solo una decina di giorni fa sarebbe stato valutato come salto prodigioso per la figlia di Fiona May. Qui la classe c’è tutta e il miglioramento è sempre dietro l’angolo: dove possa arrivare la Iapichino baby non si sa ma l’impressione destata nelle prime due uscite stagionali è molto positiva visto che i margini non mancano.

Tra gli atleti azzurri in ascesa inarrestabile c’è il pesista Leonardo Fabbri che ha raggiunto quota 21.15, non lontano dal 21.32 che rappresenta il suo limite attuale all’aperto e che ha già nel mirino. Anche per lui tanti piccoli particolari da sistemare dal punto di vista tecnico ma un margine di miglioramento ampissimo che lascia molto ben sperare per il futuro anche se il livello oggi è stellare in questa disciplina. personale migliorato anche per Filippo Randazzo che ha mantenuto le promesse ed ha piazzato un 8.12 nel lungo che significa fare capolino tra i grandi della specialità e poter aspirare, con qualche centimetro in più anche a traguardi di livello mondiale. Gli stessi traguardi a cui ambisce Davide Re, che al debutto nei 400 piani è piaciuto per grinta e determinazione, un po’ meno per tecnica ma ha messo sul piatto da subito un 45″31 di tutto rispetto, accompagnato dal 45″84 di Vladimir Aceti e dal 46″08 di un Edoardo Scotti che litiga sempre troppo con la giusta distribuzione delle energie ma che denota miglioramenti e potenzialità in chiave staffetta.

Le altre note positive della serata sono la “solita” Luminosa Bogliolo, dominante in un 100 ostacoli ventoso e chiuso con 10″84 e la bella prestazione di Anna Bongiorni che ha vinto i 100 al debutto con 11″30 battendo una Irene Siragusa ancora lontana dalla migliore forma. La delusione del giorno arriva dal salto in alto femminile: Alessia Trost ferma a 1.81, Elena Vallortigara ed Erika Furlani a 1.84: troppo poco per tre atlete che hanno dimostrato in carriera di valere molto di più e in questo settore possono prendersi ancora tante soddisfazioni.

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Foto: FIDAL/Colombo

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