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NASCAR 2020, Geico 500 Talladega: chi sopravviverà al ‘big one’?

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Dal Talladega Superspeedway va in scena al tredicesima prova della NASCAR Cup Series. La seguitissima serie americana si sposta in Alabama per una delle prove più famose della stagione: la Geico 500. La manifestazione è la seconda prova che la Cup Series svolge all’interno di un Superspeedway, caratteristica tipologia di ovale da affrontare a tavoletta dal primo all’ultimo metro. La pista, nata nel 1969, ha una metratura di 4 chilometri e 200 metri, è il più lungo ovale del calendario. Il tri-ovale di ‘Dega’, il soprannome con cui viene indicato questo enorme autodromo, presenta un’ inclinazione (banking) che oscilla tra i 33 ed i 32.4 gradi ed una particolarità: la posizione della linea del traguardo.

Quest’ultima, a differenza di Daytona dove è collocata nella curva del tri-ovale, è inserita poco dopo l’uscita della pit road. Con 1250 piedi di differenza rispetto all’impianto che ospita la famosissima 500 miglia di inizio anno, a Talladega vengono modificate le dinamiche di un ipotetica volata visto che, tra curva 4 e l’arrivo ci sono molti più metri che in ogni altro catino. Ricordiamo infatti che in ogni tri-ovale (ad eccezione di Pocono che ha una conformazione atipica), la linea di partenza e traguardo è posta in corrispondenza della curva del tri-ovale.

Talladega è una competizione particolare in cui, vista la particolarità del tracciato, tutti possono trionfare. Non a caso proprio in Alabama troviamo un alto numero di piloti che hanno messo in bacheca la loro prima, in certi casi anche unica, vittoria in carriera. Brad Keselowski e Ricky Stenhouse, Jr, tra i tanti citiamo coloro che sono ancora presenti nella Cup Series 2020, hanno siglato il primo successo personale proprio in questo ovale che, in autunno, ospiterà una delle 10  competizioni dei NASCAR Playoffs.

Dopo Daytona, Bristol e Martinsville, la corsa odierna è la quarta prova ‘jolly’ per tutti quelli che vorrebbero un posto dei 16 disponibili nella fase conclusiva del campionato. ‘Dega’ è famosa per un altro aspetto: gli incidenti. In Alabama, come del resto accade in quel di Daytona (Florida), le alte velocità incrementano il rischio di vedere degli incidenti. Come tutti gli anni la possibilità di vedere il ‘big one’, una carambola con parecchie auto coinvolte, non è esclusa.

Jeff Gordon detiene il record di affermazioni nella Geico 500 con quattro sigilli. L’Hendrick Motorsport ha messo in bacheca otto volte la prova, mentre Chevrolet 20 acuti contro i 13 di Ford. Tra i protagonisti in attività il record è detenuto da Brad Keselowski, alfiere del Team Penske che ha vinto nel 2009, 2012 e 2016. L’ultimo a cogliere il successo nell’evento primaverile è stato Chase Elliott (Hendrick Motorsport), mentre in autunno fu Ryan Blaney (Penske) a gioire all’ultimo metro.

Da seguire in un tracciato dove potrebbe cogliere il primo successo in carriera è Tyler Reddick. Il #8 del Richard Childress Racing ha dato spettacolo all’Homestead-Miami Speedway. Da esordiente, il due volte campione della NASCAR Xfinity Series, sta dando spettacolo da inizio anno a questa  parte e sembra diretto verso i Playoffs con un’auto che, obiettivamente, non è una delle migliori del gruppo.

Quella di oggi dovrebbe essere l’ultima Geico 500 per Jimmie Johnson. Il sette volte campione della Cup Series, il numero 48 dell’Hendrick Motorsport, è entrato nella storia dell’impianto quando, nel 2011, vinse la prova in una voltata con quattro auto appaiate.

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Foto: LaPresse

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