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Ciclismo, Gianni Moscon punta tutto sulle corse di un giorno, sognando il Mondiale: “Voglio arrivarci al 100%”

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Nessuna grande corsa a tappe per Gianni Moscon in questa ormai imminente ripresa della stagione 2020. Il corridore trentino, portacolori del Team Ineos, in accordo con la squadra britannica, ha deciso di focalizzare i propri obiettivi da agosto a novembre, sulle corse di un giorno; sognando una delle gare che gli stanno più a cuore: il Campionato del Mondo.

Intervistato da Stefano Rizzato, di RaiSport , Moscon, che adesso si trova sul Passo Pordoi per affinare la preparazione in vista della ripresa stagionale, ha passato la quarantena assieme alla sua famiglia, in Val di Non, lavorando nei campi con i suoi genitori. Potremmo definirlo come un ‘ritorno alle origini’, ma Gianni è sempre stato legato alla sua terra, e appena può, passa il suo tempo libero tra trattori e frutteti. Però adesso è tempo di tornare a fare sul serio con le corse, e ha già cerchiato in rosso una corsa che potrebbe fare al caso suo: “Finalmente si avvicina sempre di più l’inizio della stagione. La Strade Bianche sarà il mio primo obiettivo stagionale. Sono felice perché nei mesi precedenti era difficile trovare la motivazione per allenarsi, adesso invece si può lavorare per obiettivi”.

“Sono contento del programma che ho stilato con la squadra – ha spiegato il ventiseienne di Trento -. Niente Grandi Giri per me visto che abbiamo capitani molto forti, mi concentrerò solo sulle corse di un giorno. Per me questa è una grandissima opportunità. Sarà importante crescere gradualmente con la condizione fisica, ma senza correre è difficile sapere a che punto sei. La gara ti permette di andare oltre il limite”. Tra le corse di un giorno però, rientra, come detto in precedenza, il Mondiale: da sempre il suo chiodo fisso.

Nel 2018 Moscon riuscì ad agguantare la quinta posizione nella gara in linea, con un finale di corsa da brividi in quel di Innsbruck. Lo scorso anno, invece, fu l‘uomo di punta della Nazionale in supporto a Matteo Trentin, poi medaglia d’argento, mentre lo stesso Moscon chiuse la prova britannica in quarta posizione: “Con Davide Cassani ho un rapporto di stima e amicizia, penso che il suo aiuto sia stato fondamentale per vedere Moscon competitivo al Mondiale lo scorso anno, se riesco a esprimermi ad alto livello è anche grazie a lui. Il percorso della gara iridata in Svizzera è duro, ma se sto bene può essere adatto alle mie caratteristiche. Voglio arrivarci al 100%”. 

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lisa.guadagnini@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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