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Rugby, a metà giugno si riparte con il Campionato neozelandese. Una ‘cavia’ anche per i tornei europei e le coppe continentali

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Si chiama Super Rugby Aotearoa ed è un mini-campionato di rugby. Si disputerà in Nuova Zelanda da metà giugno e coinvolgerà le cinque franchigie del tradizionale Super Rugby, torneo sospeso a marzo dopo l’esplosione del Coronavirus. Un torneo nuovo, inedito, che cerca di far riprendere lo sport in un periodo difficile.

In Nuova Zelanda, infatti, il campionato nazionale è quello provinciale, l’Itm Cup. Il quale, però, riprenderà solo a settembre. Con il Super Rugby fermo, visto l’emergenza e l’impossibilità di trasferte intercontinentali tra Nuova Zelanda, Australia, Giappone, Sudafrica e Argentina, la federazione degli All Blacks ha pensato a qualcosa di nuovo per riprendere a giocare.

Crusaders, Hurricanes, Highlanders, Blues e Chiefs – cioè le cinque franchigie che disputano il Super Rugby – a sfidarsi in un torneo nazionale con match di andata e ritorno. A partire da metà giugno, per dieci giornate, con due partite per weekend e una squadra che riposa. “Il pensiero di cinque squadre neozelandesi di assoluto livello mondiale che si affrontano in 20 partite, nell’arco di 10 settimane, dovrebbe riportare un sorriso sui volti di molte persone. So che i nostri giocatori sono entusiasti e sono certo lo siano anche tutti gli appassionati ovali” ha dichiarato Mark Robinson, CEO di New Zealand Rugby.

Un esperimento che viene guardato con attenzione anche dall’Europa. Le partite, infatti, si disputeranno a porte chiuse e resteranno circoscritte a squadre della stessa nazione, cioè con politiche di contenimento del Covid-19 identiche. Qualcosa che, dunque, potrebbe far ipotizzare anche una ripartenza dei campionati nazionali in Europa, con la Premiership inglese e il Top 14 francese ancora in standby. Attenzione anche dal Guinness Pro 14 che, come già detto nelle scorse settimane, potrebbe concludere la fase a gironi del torneo con una serie di derby nazionali per poi disputare semifinali e finali ad agosto. Ma, soprattutto, il Super Rugby neozelandese darà un’idea se il ritorno in campo, seppur a porte chiuse, sia realmente fattibile. Magari anche per le coppe europee che, in piena estate, potrebbero concludersi se in Nuova Zelanda si dimostrerà di poter scendere in campo senza rischi.

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duccio.fumero@oasport.it

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Foto: LaPresse

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