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Olimpiadi St. Louis 1904: Frederick Lorz e la maratona finita…in macchina!

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All’interno del variegato e smisurato bagaglio culturale delle Olimpiadi dal 1896 ad oggi, una delle storie più incredibili è sicuramente quella che riguarda la maratona dei Giochi estivi di Saint Louis 1904. Il protagonista assoluto della gara fu lo statunitense Frederick Lorz, che giunse per primo sul traguardo e venne incoronato dalla figlia del presidente Roosevelt, salvo poi esser squalificato per aver percorso oltre 17 chilometri dei 42 totali a bordo di un’automobile; la vittoria andò così al connazionale Thomas Hicks.

Frederick Lorz, nato a New York il 5 giugno 1884, era iscritto presso il Mohawk Athletic Club della Grande Mela ma, dal momento che lavorava come muratore, era costretto ad allenarsi in orari notturni. Partecipò alla maratona di Boston sia nel 1903 che nel 1904 con ottimi risultati, rispettivamente quarta e quinta posizione. Il 13 agosto 1904 ottenne un buon piazzamento in una gara su distanza di circa 14.5 chilometri disputata a New York e si garantì dunque il pass per le Olimpiadi di Saint Louis dello stesso anno.

La maratona olimpica si tenne il 30 agosto. Al quattordicesimo chilometro Lorz fu colto da crampi e decise di abbandonare la corsa salendo sulla prima automobile disponibile. Dopo aver percorso più di 17 km, il veicolo andò in panne: Lorz scese così dalla vettura e proseguì a piedi, giungendo nello stadio prima di tutti i contendenti. Il corridore newyorkese, galvanizzato dall’entusiasmo della folla, non ebbe il coraggio di autodenunciarsi e ricevette sul proprio capo la corona d’alloro per mano di Alice Roosevelt. Poco dopo, però, la verità venne a galla e Lorz fu squalificato a vita: venne proclamato vincitore Thomas Hicks, giunto sul traguardo per secondo, che, tra l’altro, durante la gara aveva assunto un beverone di albume d’uovo, brandy e stricnina, una sorta di doping, che tuttavia ai tempi non era ancora vietato dal regolamento.

Un anno dopo Lorz venne riabilitato, poiché fu chiaro che il gesto dell’atleta statunitense era stato più una trovata goliardica che un reale tentativo di barare. L’annullamento della squalifica gli consentì di partecipare alla maratona di Boston del 1905 e di vincerla, stavolta senza alcun trucco, facendo registrare il crono di 2h38’25”. Lorz continuò la propria carriera nell’ambito dell’atletica fino al 1910; morì nel 1914 a causa di una polmonite.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: Olycom / LaPresse

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