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Contributi a fondo perduto aziende: come fare la domanda, a chi spetta, come si calcola la cifra del bonifico

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Il decreto legge “rilancio” approvato oggi dal Consiglio del Ministri, appena annunciato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e che sarà presto pubblicato in Gazzetta Ufficiale prevede, a differenza di quelli precedenti, un contributo a fondo perduto per le aziende con un fatturato al di sotto dei 5 milioni di euro. il meccanismo degli aiuti a fondo perduto previsti per queste imprese è proporzionale alle perdite di fatturato subite ad aprile 2020 rispetto allo stesso mese del 2019 ed è del 20% per i fatturati fino a 400mila euro, del 15% per quelli fra 400mila e un milione e del 10% sopra.

Il contributo a fondo perduto spetta esclusivamente alle aziende che, nel mese di aprile 2020, hanno subito un calo superiore a un terzo del fatturato rispetto ad aprile 2019. Il contributo si calcola facendo la differenza tra il fatturato del mese di aprile 2019 e aprile 2020. Dell’ammontare di questa differenza va calcolato il 20% per le aziende che nel periodo d’imposta 20’19 hanno fatturato fino a 400 mila euro, il 15% per le aziende che hanno fatturato da 400 mila euro a un milione e il 10% per le aziende che hanno fatturato da 1 a 5 milioni. Questa cifra sarà erogata a favore dell’azienda a fondo perduto. L’indennizzo sarà una cifra variabile tra i 1000 e i 62 mila euro e non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi

Al fine di ottenere il contributo, i soggetti interessati presentano, esclusivamente in via telematica, una istanza all’Agenzia delle entrate con l’indicazione della sussistenza dei requisiti e contenente anche l’autocertificazione di regolarità antimafia. L’istanza può essere presentata, per conto del soggetto interessato, anche da un intermediario, e va presentata entro sessanta giorni dalla data di avvio della procedura telematica per la presentazione della stessa. Il contributo a fondo perduto è corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto in conto corrente bancario o postale intestato al soggetto beneficiario.

E’ posticipata inoltre al prossimo 16 settembre e non al 20 maggio la ripresa dei versamenti delle ritenute, dell’Iva e dei contributi sospesi a da marzo a maggio per le imprese che hanno subito danni per via della chiusura dovuta al coronavirus o sono nelle province dichiarate zona rossa all’inizio della pandemia. Si potrà pagare in unica soluzione o dilazionando il versamento in quattro rate di pari importo a partire sempre dal mese di settembre.

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