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Calcio, Urbano Cairo: “Pensiamo anche al prossimo campionato per ripartire, i giocatori sono fermi da due mesi”

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Da oggi, secondo quanto previsto dall’esecutivo, si è dato il via alla Fase 2 dell’emergenza sanitaria in Italia. Il mondo dello sport si è rimesso in moto non senza difficoltà e non fa eccezione il calcio che, effettuando una preparazione su base singola, ha dato il via alle danze. Un segnale di ripresa in vista di un possibile ritorno del campionato di Serie A? Questa è la domanda delle domande, ma i segnali sono quelli di un “No”.

Già ieri il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, attraverso un messaggio via social, aveva detto chiaramente che allo stato attuale delle cose “Non se ne parla“. Perplessità che non mancano tra i club, che non vogliono di certo mettere a repentaglio la salute dei calciatori, non soltanto per il pericolo del contagio ma anche per il discorso riguardante una pausa lunga (due mesi) e il rischio infortuni. Sono queste le perplessità sottolineate dal presidente del Torino Urbano Cairo: “I calciatori sono fermi da due mesi: abbiamo dato a tutti tapis roulant e cyclette, ma un conto è farlo a casa e un conto è farlo sul campo. E’ una situazione che non ha precedenti, va affrontata con attenzione. Se pensiamo a quanto i giocatori ci impiegano a tornare in forma dopo un mese di stop, figuriamoci oggi dopo due mesi. E non possono nemmeno allenarsi in gruppo, devono farlo in modo individuale. Ci sono tante complicazioni“, le parole del n.1 della società granata.

Cairo ha poi aggiunto che: “Il Torino ha approvato un programma accelerato per fare tamponi e visite di idoneità in questa settimana, nei prossimi 3-4 giorni saremo pronti per gli allenamenti individuali. I nostri giocatori lavoreranno al Filadelfia, ma con un numero molto limitato e senza palestre e spogliatoi. E’ tutto fatto in modo prudente. Difficile quindi una ripartenza della Serie A? La risposta è chiara: “Il calcio deve ripartire, ma in sicurezza: non è giusto mettere a repentaglio la salute dei giocatori o di chi è intorno alla squadra. Tutto va fatto in grande sicurezza, vanno approvati dei protocolli affidabili sia per gli allenamenti che per le partite. E’ importante pensare anche alla prossima stagione: è fondamentale ripartire per il campionato dell’anno prossimo, il tempo passa velocemente e la situazione è molto grave” (fonte: Ansa).

 

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Foto: LaPresse

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