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Calcio, il virologo Pregliasco: “Una piccola parte di tifosi negli stadi a partire da luglio? Possibile”

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Sono giorni caldi per la decisione definitiva in merito alla ripresa della Serie A, che potrebbe essere calendarizzata per il 13 o per il 20 giugno. Ovviamente, nel caso si ripartisse, le partite verrebbero disputate a porte chiuse, ma non è da escludere che più avanti, magari a partire dalla metà di luglio, le cose possano cambiare e si possa consentire l’ingresso a un numero limitato di spettatori. A dichiararlo è il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene e medicina preventiva all’Università Statale di Milano, nonché direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi.

Intervistato da Radio Punto Nuovo, Pregliasco non ha chiuso a tale prospettiva: Da metà luglio possibile una piccola fetta di spettatori negli stadi? Sì, è possibile. Per ridurre quanto più possibile la circolazione del virus, è comunque giusto agire con cautela. Il calcio può ripartire a porte chiuse. Ciò che stiamo facendo è quello di procedere gradualmente“.

Andando oltre il calcio, il direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi ha affermato: “Spero arrivi presto un vaccino, ma ancora non sappiamo se questo virus dà un’immunità per lungo o breve periodo. La disponibilità effettiva di un vaccino richiede un anno, un anno e mezzo come minimo: per ora bisogna convivere con il virus. Risalita curva pandemica? È un rischio che esiste e a cui dobbiamo pensare, attrezzandoci per evitare altri dolori. Più contatti, più possibilità di avere dei focolai. La sfida sarà quella di riuscita di individuarli per tempo e limitarne la diffusione. A oggi possiamo confermare che il contatto stretto è meno di un metro per più di 15 minuti. Ovviamente chi starnutisce o tossisce emette una quantità enorme di goccioline, questo è il rischio. Sicuramente il contatto stretto è quello più pericoloso, ma anche la via indiretta degli oggetti, contatti conseguenti, non sono da sottovalutare”.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse

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