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MotoGP, Marc Marquez: “Da Valentino Rossi ho imparato tantissimo, rapporti tra noi buoni quando gli obiettivi erano diversi”

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Lo spalla a spalla e le lotte fino all’ultimo respiro son qualcosa che danno un connotato diverso all’attività sportiva e all’agonismo puro. Nel Motomondiale tanti i duelli esaltanti e indubbiamente anche i confronti tra lo spagnolo Marc Marquez e Valentino Rossi non sono stati un’eccezione.

Inizialmente amici e poi d’improvviso nemici per obiettivi in comune, l’iberico e il pilota di Tavullia hanno vissuto una forte rivalità e gli episodi in Malesia nel 2015 e in Argentina nel 2018 hanno rappresentato qualcosa di più che un semplice scambio di idee.

Del resto, le polemiche sono anche il sale della competizione e da questo punto di vista Marc e Valentino non sono stati parsimoniosi: “Siamo tutti piloti e combattenti: è qualcosa che facciamo sin da piccoli e che rende le cose entusiasmanti quando cerchi di infilarti in quei piccoli spazi. Tutti lo hanno fatto. Per la serie: tu sorpassi lì? Io sorpasso qui. Vuoi lasciare un segno del tuo pneumatico sulla mia gamba? Io te lo lascio sul fianco. Se c’è un contatto da dietro, la prima cosa che faccio è voltarmi per vedere chi è stato: mi piace vedere chi mi ha colpito, è la prima cosa che faccio ed è un riflesso, infatti poi mi dico: ‘Perché ti sei girato e hai perso tempo per guardare?’, ma io sono così, mi viene da dentro, poi te ne dimentichi e riprendi il tuo ritmo…“, le parole del campione del mondo in carica di MotoGP a ‘The Making Of’, docu-serie realizzata da Dazn Originals, disponibile in piattaforma per la prima volta in Italia da venerdì 1 maggio (fonte: gazzetta.it).

Sul tema della rivalità con il “Dottore”, l’asso nativo di Cervera ha poi precisato: “Da lui puoi imparare tantissime cose: all’inizio il nostro rapporto era buono, come con altri piloti, ma il rapporto è buono quando non lotti per lo stesso obiettivo. Lo stesso mi è capitato con Pedrosa, eravamo amici, ma quando lottavi per il campionato, c’era questa tensione e il tuo rapporto era solo ‘Ciao, come stai?’, ‘Bene, grazie’, e nient’altro. Però è una tensione sana, necessaria per la competizione“.

A questo punto la speranza è quella di veder gareggiare i centauri, anche se i continui annullamenti portano l’ipotesi dell’apertura del campionato al mese di agosto per l’emergenza sanitaria nota.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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