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MotoGP, Le gare memorabili: Valentino Rossi trionfa in Qatar nel 2015 davanti a Dovizioso e Iannone, sconfitti Lorenzo e Marquez

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È il 29 marzo del 2015 quando l’Italia riesce ad occupare tutti i gradini del podio in una gara del Mondiale MotoGP dopo oltre 8 anni dalla precedente tripletta firmata da Capirossi, Rossi e Melandri a Motegi nel 2006. L’impresa si materializza a Losail, sede della tappa inaugurale di uno dei campionati più controversi e celebri dell’intera storia del Motomondiale, che si concluderà con il quinto sigillo iridato in carriera dello spagnolo Jorge Lorenzo al termine di un testa a testa mozzafiato con il compagno di squadra in Yamaha Valentino Rossi fino all’ultimo giro del gran finale di Valencia.

Il primo round stagionale del 2015 vede tra l’altro il ritorno nella classe regina di Aprilia e Suzuki con i rispettivi team ufficiali. Marc Marquez, reduce da un 2014 mostruoso in cui ha sbaragliato la concorrenza con la bellezza di 13 successi e 13 pole position su 18 gare disputate in sella ad una Honda molto competitiva, si presenta ai nastri di partenza del Mondiale nel ruolo di favorito indiscusso per il titolo iridato mentre i suoi avversari principali in classifica generale dovrebbero essere i connazionali iberici Dani Pedrosa (suo compagno di squadra in Honda), Jorge Lorenzo e l’italiano Valentino Rossi (entrambi sulla Yamaha ufficiale). La possibile variabile impazzita è rappresentata dalla nuova Ducati partorita da Gigi Dall’Igna e guidata dagli azzurri Andrea Dovizioso e Andrea Iannone (promosso nel team ufficiale dopo due anni in Pramac) che ha ben figurato nei test invernali.

Nelle prove libere Marquez vola e stampa sempre il miglior tempo tranne nelle FP4, in cui è terzo alle spalle delle Ducati di Iannone e Dovizioso, mentre le Yamaha fanno fatica specialmente sul giro secco difendendosi sul passo gara. In qualifica il “Dovi” si supera e ottiene la terza pole della carriera in top class precedendo di 0.217 Pedrosa e di 0.324 Marquez, con le due Yamaha ufficiali relegate in sesta (Lorenzo) e ottava (Rossi) piazza in griglia. Il via della gara è disastroso per le Honda, con il campione in carica Marquez che va lunghissimo alla prima curva ed è costretto a rimontare dal fondo e con Pedrosa che scatta bene ma poi perde terreno nella bagarre scivolando in ottava posizione al termine del primo giro.

Primo giro ottimale per le Ducati con Dovizioso che prende il comando della corsa e si mette a dettare il ritmo davanti a Lorenzo e Iannone, molto più attardato Rossi verso la decima posizione. Al secondo giro Lorenzo rompe gli indugi, infila Dovizioso e si porta al comando mentre Rossi e Marquez cominciano a rimontare mettendo in evidenza un ottimo passo. In poche tornate il “Dottore” balza in quarta posizione all’inseguimento del terzetto di testa con un ritmo impressionante, alle sue spalle Pedrosa fa più fatica a liberarsi di Hernandez e viene avvicinato sempre di più dal più quotato compagno di team Marquez. Al nono giro Rossi completa la rimonta e si porta a contatto con i primi tre, in piena lotta per la vittoria, mentre Marquez raggiunge Pedrosa dovendo però recuperare altri 4 secondi sul gruppo di testa. Là davanti infiamma la lotta tra le Ducati, nettamente più veloci sul dritto ma in difficoltà sul guidato rispetto alle Yamaha, che pagano però dazio in termini di velocità massima sul lungo rettilineo dei box.

A 6 giri dal termine Iannone si stacca leggermente dai primi tre ma sembra comunque in grado di difendersi da un Marquez troppo lontano e ormai destinato alla quinta piazza. Dovizioso e Lorenzo si alternano al comando della gara svariate volte con Rossi che rimane sornione in terza posizione in attesa del momento giusto per attaccare con più decisione. Al quartultimo giro Valentino fa la sua mossa e scavalca Lorenzo nel misto, in seguito passa anche Dovizioso ma deve arrendersi alla risposta del Desmosedici sul dritto. Lorenzo va in difficoltà con gli pneumatici e scivola giù dal podio facendosi scavalcare da uno stoico Iannone che non ha mai mollato nonostante un primo momento di crisi. Si formano così due coppie in lotta rispettivamente per il successo e per il terzo posto negli ultimi due giri: Dovizioso svernicia Rossi in rettilineo, ma il marchigiano della Yamaha sfrutta la maneggevolezza della sua M1 per riprendersi la prima posizione nel tratto più guidato del tracciato prima di cominciare l’ultimo giro.

Il ducatista sfrutta la scia e affianca Rossi alla staccata di curva 1 ma non riesce a completare il sorpasso, poi prova in tutti i modi a rimanere incollato al leader in vista di una possibile volata finale (in cui Dovizioso può sfruttare la potenza della sua GP15) ma deve arrendersi ad un’ultima tornata monumentale da parte di VR46, il quale stampa il secondo miglior giro di tutta la corsa all’ultimo passaggio. La tripletta del Bel Paese è completata da Andrea Iannone, capace di regolare lo spagnolo Jorge Lorenzo per poco meno di mezzo secondo. Una domenica indimenticabile per l’Italia del motociclismo, che può gioire per un podio composto da tre piloti e due moto tricolori (era da Aragon 2010 che la Ducati non piazzava due centauri nella top3) interrompendo così per una volta il dominio spagnolo di quegli anni.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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