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L’Italia è grande: Federica Pellegrini ed Alessia Filippi, le dee dorate del Pantheon a Roma 2009

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Sorrisi, vittorie e la piscina più bella del mondo. I Mondiali 2009 di nuoto nella celebre vasca del Foro Italico furono quelli dei trionfi italiani, firmati da due atlete tanto diverse quanto eccezionali nell’occasione: Federica Pellegrini e Alessia Filippi. Accompagnate dalle note di “Who wants to live forever” dei Queen, le due azzurre marchiarono a fuoco quella rassegna iridata, recitando il ruolo delle dee dorate del Pantheon. Grazie al loro apporto arrivarono 3 medaglie d’oro e una di bronzo, con prestazioni sensazionali dal punto di vista cronometrico.

Per Pellegrini l’occasione era speciale. I Giochi Olimpici di Pechino 2008 le avevano riservato la gioia infinita dell’oro nei 200 stile libero (con nuovo record del mondo), ma anche la delusione cocente dei 400 sl. Già, quei 400 che Federica aveva tanto sofferto, nella gestione del suo sforzo e delle proprie paure. In una cornice di pubblico da stadio, la veneta seppe mettere da parte tutte le sue incertezze vincendo la gara delle otto vasche con il nuovo primato mondiale di 3’59″15, prima donna in assoluto a infrangere il muro dei 4′. Le temibili britanniche Joanne Jackson e la campionessa olimpica Rebecca Adlington dovettero arrendersi alla progressione della nostra portacolori. E poi quel magico bis. Nella distanza preferita (200 sl) Federica seppe spingersi fin dove nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Certo, i famosi “costumoni” diedero una mano, ma i due record del mondo firmati in semifinale e in finale (1’52″98, record mondiale attuale) erano dei tratti indelebili lasciati in acqua.

La scena se la prese Pellegrini, ma non fu un assolo. Sì, perché c’era una romana che a casa sua qualcosa fece vedere. Alessia Filippi portò avanti la striscia dello stile libero italiano femminile, con due medaglie di grandissimo valore: l’oro dei 1500 sl e il bronzo degli 800 sl. La “Pupona“, come la chiamavano tutti, seppe esprimere il suo meglio in quella circostanza, davanti ai propri tifosi e ad un pubblico caldo come non mai. Una nuotata bellissima la sua: lei, già ben strutturata fisicamente, sembrava lunghissima in acqua e dava l’impressione di non stancarsi mai. Una qualità che portava al paragone con un grande campione del mezzofondo maschile, ovvero l’australiano Grant Hackett. Alessia pose il sigillo nella gara più lunga in piscina, stabilendo il record dei campionati in 15’44″93, e poi centrò il bronzo con il crono di 8’17″21 nelle 16 vasche, lottando fino alla fine con la danese Lotte Friis e con la britannica Jackson. Un podio, comunque, di grandissimo valore, che valse la chiosa d’autore per lei e per tutta la Nazionale.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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