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Ginnastica artistica, la NextGen della classe 2005: i prospetti da seguire, Viktoria Listunova la grande stella

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Il ricambio generazionale è continuo nella ginnastica artistica, è uno sport in cui la longevità è molto rara (Vanessa Ferrari e Oksana Chusovitina sono casi unici nel panorama attuale) e le atlete riescono a rimanere sulla cresta dell’onda per un numero limitato di anni. Qual è la NextGen al femminile? Naturalmente i riflettori si accendono sulla classe 2005 che il prossimo anno entrerà tra le seniores e avrà così la possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo: il rinvio dei Giochi ha infatti aperto le porte a quelle ragazze che invece quest’estate non sarebbeo potute entrare in pedana.

Quali sono le possibili fuoriclasse del domani? Il nome che spicca maggiormente è quello della russa Viktoria Listunova di cui si parla davvero molto bene, sembra avere i mezzi tecnici e il carattere giusto per potere dire la sua: ai Mondiali juniores dello scorso anno vinse l’oro nel concorso generale, nella gara a squadre e alle parallele asimmetriche, sebbene fronteggiasse ragazze più grandi di un anno. C’è grande attesa in Patria per questo potenziale funambolo che proverà a interrompere il dominio statunitense, magari insieme alle coetanee Polina Ivanova e Iuliia Nikolaeva.

Gli USA si metteranno nelle mani di Sydney Barros, Skye Blakely e Konnor McLain che hanno già vinto il bronzo a squadre ai Mondiali juniores 2019 insieme alla promettente 2004 Kayla Di Cello. Dalla Cina trapelano poche notizie: sulla carta quella messa meglio è Wu Ran che ha già vinto l’argento a squadre nell’ultima rassegna iridata di categoria mentre tutti gli altri nomi sono un mistero, a partire da Jiaqying Tang e Yue Yue.

Diamo ora uno sguardo in casa Italia dove la Nazionale è in mano alla classe 2003, capace di vincere il bronzo a squadre agli ultimi Mondiali: le Fate meritavano di competere alle Olimpiadi tra pochi mesi ma purtroppo tutti i piani sono rimandati e speriamo che non cambino le carte in tavola. Al momento le nostre 2005 di riferimento sono Veronica Mandriota e Chiara Vincenzi, già competitive in Serie A e già convocate per i Mondiali juniores dell’anno scorso. Aspettavamo il 2020 per testare un po’ il polso alla britannica Alia Neve Leat, alla tedesca Lea Marie Quaas e alla scuola francese (Lilou Besson, Mathilde Bylebyl, Clarisse Passeron, Silane Mielle) ma sarà difficile vederle all’opera nei prossimi mesi.

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stefano.villa@oasport.it

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