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Formula 1

F1, il dibattito salary cap per il 2021. Ferrari (quasi) contro tutti, team favorevoli ad un ulteriore taglio

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Si preannuncia un incontro estremamente intenso quello che andrà in scena domani, mercoledì 15 aprile, in videoconferenza tra i dieci team iscritti al Campionato del Mondo di Formula 1. Due i temi caldi del giorno da discutere insieme a Liberty Media: il calendario della stagione 2020 ed il budget cap previsto a partire dall’anno prossimo. Già, perché l’emergenza Coronavirus, oltre a far sospendere tutte le tappe in programma fino a fine giugno (per ora resta confermato il GP d’Austria il 5 luglio), ha causato lo slittamento al 2022 della rivoluzione tecnica regolamentare da introdurre originariamente a partire dal 2021.

Sul fronte del regolamento sportivo si apre invece il dibattito a proposito del budget cap (limite massimo di spesa per tutto ciò che riguarda direttamente le prestazioni in pista) da 175 milioni di dollari annui che verrà introdotto a partire dalla prossima stagione per limitare i costi in un momento così complicato soprattutto per i team minori. Diverse squadre di seconda fascia, come riporta la “Gazzetta dello Sport“, vorrebbero addirittura abbassare il tetto a 100 milioni l’anno, mentre la Ferrari potrebbe avanzare la proposta di differenziare il budget cap tra i vari team (creando una forbice tra top team e squadre più piccole). La scuderia di Maranello sosterrebbe infatti di essere sfavorita da una soluzione del genere, dato che i costi di progettazione e sviluppo sono a carico dei costruttori, mentre i team clienti si limiterebbero ad acquistare pezzi traendo un buon vantaggio.

In questa battaglia la Ferrari potrebbe trovarsi però accerchiata ed isolata, visto che anche Mercedes dovrebbe essere allineata alle squadre minori con l’obiettivo di ridurre il budget da spendere in Formula 1 per investire risorse importanti (spostando del personale) nella divisione Formula E, un progetto molto ambizioso e voluto fortemente dalla casa di Stoccarda. Alla fine verrà quasi sicuramente raggiunto un compromesso tra le varie parti (molto probabilmente al ribasso sui 150 milioni circa) per dare una mano ad alcuni team in grande difficoltà come Williams e Haas, senza dimenticare che la Renault potrebbe valutare prossimamente di uscire dal giro del circus, e che la Honda non ha un accordo a lungo termine per rimanere in Formula 1.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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