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Ciclismo, la crisi economica provocata dal coronavirus: 4 squadre World Tour riducono gli stipendi. Quali scenari per il futuro?

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Il coronavirus ha messo in ginocchio tutto il mondo, sta costringendo oltre 4 miliardi di persone a casa e sono state attuate una serie di manovre restrittive per contenere il contagio. L’Italia è in lockdown ma così anche gli USA e i principali Stati europei, è una situazione d’emergenza che naturalmente sta generando un’importante crisi economica. Lo sport ne sta facendo le spese, l’attività è ferma da un mese e il ciclismo si sta già leccando le ferite. La situazione è molto complicata, tanto che quattro squadre World Tour (quello che è considerata la Champions League del pedale) hanno già ufficializzato la riduzione degli stipendi a causa dello stop forzato dell’attività: sicuramente non si tornerà in gara prima della metà di giugno e anche il Tour de France rischia uno slittamento a fine luglio-inizio agosto mentre il Giro d’Italia potrebbe essere ricollocato a ottobre.

Le quattro formazioni ad avere ridotto le buste paga (in modalità differenti) sono state Astana, Bahrain-McLaren, CCC Team, Lotto-Soudal. Come riporta la Gazzetta dello Sport, anche la Mitchelton-Scott sembra essere in crisi e potrebbe prendere nei provvedimenti dei prossimi giorni (è la compagine australiana in cui militano i gemelli Adam e Simon Yates, oltre agli italiani Edoardo Affini e Alexander Konychev). La crisi potrebbe travolgere anche altre formazioni se l’emergenza dovesse proseguire ancora a lungo, chiaramente questa contrazione economica potrebbe cambiare diversi scenari nel mondo del ciclismo e il futuro è avvolto da nuvole minacciose.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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