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Basket, Paolo Banchero: perché uno tra i migliori prospetti NBA potrebbe fare la differenza nella Nazionale italiana

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Risale a poco più di un mese fa la notizia della decisione di Paolo Banchero di giocare per la Nazionale italiana di basket, scelta che non può che far piacere agli appassionati della palla a spicchi del Bel Paese, curiosi di vedere all’opera con la maglia azzurra uno dei migliori prospetti della pallacanestro a stelle e strisce.

Classe 2002, Banchero ha comunicato la propria volontà nel corso di un video per Slam Magazine nel quale ha mostrato la maglia dell’Italia con il numero 1 e il suo cognome. Il ragazzo nativo di Seattle si è detto estremamente eccitato all’idea: “Anche Nico Mannion gioca per loro, Danilo Gallinari, Donte DiVincenzo lo farà presto, ci sono diversi giocatori forti. Perché non fare qualcosa di diverso? Giocare con l’Italia offre tante opportunità anche di marketing, e già solo essere in Italia sarà un’esperienza bellissima. Per uno della mia età giocare con i professionisti sarà molto importante, permettendomi di ampliare il mio gioco e di portarlo a un livello più alto. Loro sono carichi e io lo sono ugualmente: è un matrimonio perfetto”.

Banchero ha potuto scegliere la Nazionale italiana per via di suo padre Mario, mentre ha ereditato la passione per il basket dalla madre Rhonda Smith, stella dell’università di Washington nella quale è tutt’ora primatista sia come realizzatrice sia come rimbalzista. Alto 205 centimetri per 105 chili, il diciassettenne gioca attualmente per O’Dea High School, uno dei licei della Emerald City. Con una media superiore ai 22 punti a partita, ha però già attirato le attenzioni di prestigiosi college come Duke, Kentucky, North Carolina, Kansas, Washington e Gonzaga, per cui è prossimo al salto in NCAA.

Oltre a presentarsi come un possibile crack in prospettiva futura, un cestista come Banchero potrebbe fare comodissimo alla Nazionale di Meo Sacchetti già nel presente. Il classe 2002 incarna infatti una tipologia di giocatore estremamente ricercata, quella del lungo che da un lato usa grande energia nel lavoro sotto canestro e dall’altro, essendo dotato di ottima tecnica, è in grado di tirare bene in sospensione e anche di mettere palla per terra, offrendo in questo modo numerose soluzioni al gioco della propria squadra. Il talento è indiscutibile, starà a lui sfruttarlo al massimo: l’Italia può osservarlo da lontano e aiutarlo a crescere nelle apparizioni in Nazionale, sperando che questo diamante grezzo si evolva in una stella luminosa.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: profilo Facebook Paolo Banchero

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